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Giustizia

Ultimo aggiornamento: 12:46 del 17 Giugno 2019

Csm, il silenzio del procuratore Fuzio sulle richieste di Palamara. E ai giornalisti: “Mi costringete ad andare via…”

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Tra le nuove intercettazioni trasmesse dalla Procura di Perugia al Consiglio superiore della magistratura, che raccontano i colloqui del pubblico ministro Luca Palamara e le sue manovre in merito alla spartizione delle nomine ai vertici degli uffici giudiziari e per ottenere informazioni in merito all’inchiesta per corruzione a suo carico avviata da Perugia, c’è anche la registrazione di un incontro – ancora secretato, ndr, – in cui lo stesso Palamara ha cercato di chiedere aiuto al procuratore della Cassazione, Riccardo Fuzio. Ovvero, lo stesso procuratore che ha poi avviato l’azione disciplinare contro di lui, oltre che contro i cinque consiglieri del Csm che hanno partecipato alla riunione notturna in un albergo romano.

Presente a un convegno a Roma, all’assemblea di “Assolavoro”, Riccardo Fuzio non ha però voluto commentare quanto emerso, né fornire chiarimenti. Anzi, scortato e infastidito dalla presenza dei cronisti, ha tagliato corto: “Sono qui per altro, mi costringete ad andare via…“.

Né ha replicato alle domande sull’ipotesi di un suo possibile passo indietro. Il colloquio tra Palamara e Fuzio è stato captato dal “trojan” nel cellulare dello stesso Palamara e risale allo scorso 27 maggio.

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