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Sondaggi, la maggioranza degli elettori di Lega e M5s non vuole che il governo cada. Il Carroccio sfonda quota 36%

I dati Swg per il TgLa7. Le rispettive basi elettorali dei due partiti di maggioranza sono "governiste". Consenso totale per l'esecutivo al 54 per cento (per due terzi della Lega). Il Pd stacca i Cinquestelle di 6 punti
Sondaggi, la maggioranza degli elettori di Lega e M5s non vuole che il governo cada. Il Carroccio sfonda quota 36%
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Nel giorno in cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiede ai due leader di maggioranza una risposta “inequivocabile e rapida” sulle loro intenzioni nel proseguire, i sondaggi di Swg per il TgLa7 segnano – chiarissime – le volontà degli elettori di ciascun partito. Sia nella base della Lega sia in quella del M5s un’ampia maggioranza di chi risponde vuole che l’esecutivo resti in piedi e vada avanti. Questo accade a prescindere dallo stato di salute delle due forze politiche che sostengono il governo: il Carroccio schizza oltre il 36 per cento, i Cinquestelle galleggiano ancora al 17 ulteriormente staccati dal Pd. Va detto peraltro che insieme Lega e M5s mettono insieme ancora il 54 per cento dei voti.

Cosa dovrebbe fare, dunque, la Lega secondo gli elettori leghisti? Per il 61 per cento di chi ha risposto deve proseguire il lavoro al governo con i Cinquestelle. Il 39 per cento del campione di intervistati che hanno votato il Carroccio risponde invece che dovrebbe far cadere il governo. E tra gli elettori M5s? La quota dei governisti si allarga fino al 77 per cento, una specie di plebiscito, tanto che solo il 23 per cento vorrebbe che Di Maio decidesse di staccare la spina.

E questo è comprensibile, a livello strategico, anche guardando la forza elettorale dei due partiti di governo, sette giorni dopo le Europee. La Lega oggi toccherebbe quota 36,5, due punti in più rispetto al risultato da record delle elezioni del 26 maggio. Il secondo partito si conferma il Pd che incrementa il suo bacino fino al 23,5, quasi un punto in più di una settimana fa, performance che gli permette di staccare di un altro po’ il M5s che – nonostante un lieve incremento dello 0,4 – non va oltre il 17,5. Diventa più concreta, guardando questi numeri, un eventuale sorpasso di Fratelli d’Italia ai danni di Forza Italia: il ribasso dei berlusconiani è un vero crollo (di quasi 2 punti) fino al 6,9, il partito di Giorgia Meloni è più o meno stabile al 6,6.

Restano in difficoltà gli altri partiti del centrosinistra: l’unico ad aumentare, secondo Swg, sarebbero i Verdi (2,6), forse anche sull’onda di quello che accade in Europa. Di poco avanti PiùEuropa (2,7), di parecchio indietro la Sinistra, qui intesa con il cartello elettorale delle Europee (cioè Sinistra Italiana più Rifondazione).

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