Si intitola ‘Sospensione sperimentale dell’efficacia di disposizioni in materia di appalti pubblici e in materia di economia circolare’. E’ l’emendamento al decreto Sblocca cantieri con cui la Lega, come annunciato da Matteo Salvini, punta a velocizzare le procedure mettendo in stand by, fino al dicembre 2020, alcune norme contenute nel Codice degli appalti varato tre anni anni fa per recepire tre direttive europee. La proposta di modifica, cinque pagine firmate dalla senatrice Simona Pergreffi e depositate giovedì sera, prevede tra il resto che nei prossimi due anni i Comuni non capoluogo non siano più tenuti a ricorrere a centrali di committenza per fare le gare, elimina qualsiasi tetto ai subappalti come previsto dalla normativa europea e l’obbligo di indicare la terna di subappaltatori in sede di offerta per i lavori sopra la soglia comunitaria, pari a 5,2 milioni. Salterebbe anche l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’albo istituito presso l’Anac.

Verrebbero poi modificate, riportandole però ai livelli previsti dal Codice e modificati dall’ultima legge di Bilancio, le soglie per l’affidamento: per i lavori da 40mila a 150mila euro torna la procedura negoziata prevista per somme sopra i 150mila euro, mentre la procedura ordinaria scatterebbe oltre il milione. L’emendamento della Lega punta anche a rivedere il ruolo del Consiglio superiore dei lavori pubblici, velocizzando i tempi delle decisioni ed eliminando i casi soggetti al suo parere obbligatorio. Meno paletti anche per i lavori che consistano esclusivamente in manutenzione. Il tutto fino al dicembre del 2020, dopo di che il Parlamento dovrebbe valutare “l’opportunità del mantenimento o meno della sospensione stessa”. “La criminalità organizzata si nutre di complicazioni – ha commentato Salvini – meno è complicato il lavoro, e meglio è. Il codice degli appalti è stato un errore clamoroso e quindi ci rifacciamo alle direttive europee”.

Il blocco “sperimentale” del Codice, dettagliato in 5 pagine di eccezioni alle norme attuali, ha l’obiettivo dichiarato di “rilanciare gli investimenti pubblici e di rilanciare l’apertura dei cantieri per la realizzazione delle opere pubbliche”. L’emendamento sottolinea che la sospensione avviene con il rispetto di principi e norme sancite dall’Unione europea, in particolare delle direttive Ue 23, 24 e 25 del 2014. La Cgil ha reagito affermando che “stiamo ufficialmente dicendo alla mafia di accomodarsi in ogni appalto”. E il senatore M5S e presidente della commissione Antimafia Nicola Morra ha sottolineato che “il subappalto libero lo consente l’Europa, ma l’Italia non è il Lussemburgo, e neanche la Finlandia. Il subappalto è il grimaldello preferito dalle mafie per entrare nei lavori pubblici. Lo dimostrano tante inchieste giudiziarie”.

Oltre a mettere in standby il Codice degli appalti la Lega mira anche a ritoccare la normativa per dare “efficacia” all’economia circolare, sbloccando i termovalorizzatori. “Ci sono tempi interminabili in capo al ministero dell’Ambiente che stanno comportando l’aumento delle tasse comunali sui rifiuti e un ulteriore onere su un elemento che ovunque nel mondo produce ricchezza: da noi sono un costo e fanno campare mafia, camorra e ndrangheta”, ha detto Salvini, sostenendo che “la tutela dell’ambiente comporta che i rifiuti vengano valorizzati e trasformino in ricchezza ed energia, piuttosto che in ecoballe”.

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