Per quanto riguarda l’aspetto numerico, Fca stima oltre 5 miliardi di euro di sinergie annuali in aggiunta alle sinergie esistenti nell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. L’aggregazione delle attività – spiega la nota – metterà insieme punti di forza complementari. Il portafoglio marchi fornirebbe una copertura completa del mercato con una presenza in tutti i segmenti chiave dai marchi di lusso e premium come Maserati e Alfa Romeo, Dacia e Lada e includerebbe Fiat, Renault, Jeep e Ram così come i veicoli commerciali. Al netto dei numeri, c’è anche un aspetto emozionale nel comunicato Fca che fa capire bene la portata strategica di un’operazione che se dovesse andare in porto rivoluzionerebbe il mondo dell’auto: Fca “è impaziente, quale parte di unica azienda con Groupe Renault, di lavorare con le società partner dell’Alleanza di Groupe Renault alla ricerca dei modi in cui creare ulteriore valore per tutti i membri dell’Alleanza”. La proposta per ora “si concentra su di una aggregazione tra Fca e Groupe Renault”, ma dalla fusione matureranno vantaggi anche per Nissan e Mitsubishi, per il semplice fatto di essere nell’Alleanza: si parla di sinergie per un miliardo, incrementale su base annua.

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