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Scoperto il fossile di un dinosauro volante: ma come faceva a volare? Ecco la spiegazione

È molto complicato sapere come questi animali potessero volare", sostiene Vincent Beyrand, paleontologo presso l'European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble. "In questo caso, possiamo immaginare che questo dinosauro volasse probabilmente come gli scoiattoli volanti, lanciandosi dagli alberi per planare"

di Manlio Lilli

Ecco a voi una nuova specie di dinosauro volante con membrane a forma di ala, risalente a 163 milioni di anni fa. Un fossile scoperto nella Cina nord-orientale che permette di aggiungere importanti elementi alla conoscenza delle origini del volo aviario. Già, perché la forma delle sue ali, paragonabile a quella dei moderni pipistrelli, suggerisce una linea differente da quella dalla quale discendono gli uccelli. Un articolo pubblicato qualche giorno fa sulla rivista Nature svela la scoperta e permette di rilevarne la rilevanza scientifica.

Il piccolo dinosauro volante, denominato Ambopteryx, avrebbe dovuto pesare non più di 300 grammi. Con ogni probabilità era un onnivoro. L’osservazione delle sue zampe suggerisce che fosse in grado anche di arrampicarsi sugli alberi. “È molto complicato sapere come questi animali potessero volare”, sostiene Vincent Beyrand, paleontologo presso l’European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble. “In questo caso, possiamo immaginare che questo dinosauro volasse probabilmente come gli scoiattoli volanti, lanciandosi dagli alberi per planare”, spiega, ancora, il ricercatore. Circostanza questa abbastanza sorprendente, dal momento che questo tipo di volo è molto lontano da quello praticato dagli uccelli, discendenti diretti dei dinosauri.

Ambopteryx non è il primo dinosauro volante con membrane del quale si ha notizia. Nel 2015, una squadra di paleontologi ha portato alla luce Yi qi, un altro piccolo dinosauro volante. Insomma Ambopteryx non è il primo esemplare del genere, ma certamente è quello in migliore stato di conservazione. “Prima di raggiungere gli uccelli, ci sono stati probabilmente molti tentativi falliti di volare”, afferma Vincent Beyrand, che arriva alla conclusione che “La selezione naturale ha significato che solo gli uccelli sono sopravvissuti.”

Quasi contemporaneamente all’Ambopteryx, in Europa, è documentata l’esistenza dell’Archaepteryx. Le sue ali non avevano alcuna membrana, ma assomigliavano molto a quelle degli uccelli. A tentare il volo ci sono anche gli Pterosauri, vissuti fino a circa 65 milioni di anni fa, le cui tecniche di volo mostrano analogie con quelle dell’Ambopteryx. Tra differenze e similitudini che l’avanzare della ricerca permette, un dato sembra emergere relativamente agli animali volanti. La convergenza evolutiva non è più solo una ipotesi.

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