“È stato molto doloroso, ora però è passato. Tutti sanno che i dolori, le disavventure fisiche non mi hanno mai fermato. L’unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l’ottimismo“. Ha avuto paura? “Sì. Non si deve aver paura di confessare di aver avuto paura”. Silvio Berlusconi risponde così alle domande in una intervista al Corriere della Sera dopo l’intervento subito nei giorni scorsi. Il leader di Forza Italia si trova ancora ricoverato al San Raffaele di Milano, dove è stato operato per una occlusione intestinale, e potrebbe essere dimesso lunedì.

Per l’ex premier, candidato alle prossime europee, Matteo Salvini, segretario del Carroccio e vicepremier, è “continuamente sotto scacco del M5S“, “Matteo – spiega – è una formidabile macchina da comizi, ma non è riuscito a orientare il governo alla realizzazione di qualche punto del programma di centrodestra grazie al quale sono stati eletti nei collegi molti suoi parlamentari insieme a quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia. La conseguenza è che Salvini condivide le decisioni sbagliate dei Cinque Stelle assumendosene così la corresponsabilità davanti agli elettori. Questo governo – aggiunge – fa male alle imprese, ci fa perdere posti di lavoro, attenta alle nostre libertà e anche dal punto di vista della sicurezza avrei qualcosa da dire”.

“Il centrodestra – puntualizza anche rispetto alle alleanze – è il presente e sarà anche il futuro. L’abbiamo fondato noi 25 anni fa e lo dimostrano i successi nelle amministrazioni locali e le difficoltà di questo governo. Non esiste un’alternativa credibile al centrodestra che sia anche vincente“. Sullo scenario europeo, spiega invece: “Il Partito popolare europeo deve lasciare l’alleanza con le sinistre e dar vita ad una nuova alleanza con i liberali, i conservatori, i partiti democratici di destra. Siamo riusciti a far eleggere il nostro Tajani a presidente del Parlamento europeo proprio così, senza i voti del Pse. Sono convinto che tanto Salvini quanto Viktor Orbán capiranno il valore di questa alleanza. D’altronde i sovranisti, anche quelli italiani, al Parlamento europeo saranno una forza minore. Da soli non conteranno nulla, non avranno alcun ascolto. Il Ppe invece è decisivo per qualsiasi maggioranza. Dal suo interno lo indurremo a realizzare questo cambiamento”.

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