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Matera, vietato lanciare coriandoli sugli sposi: “Deturpano il decoro urbano”

L'ordinanza del sindaco parla chiaro: al termine dei matrimoni, religiosi o civili che siano, sarà vietato festeggiare gli sposi lanciando verso di loro qualsiasi tipo di coriandolo. Per i trasgressori multe da 25 a 500 euro
Matera, vietato lanciare coriandoli sugli sposi: “Deturpano il decoro urbano”
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Concorrono a deturpare il decoro urbano delle pubbliche vie“. Con questa motivazione il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha deciso di vietare l’utilizzo di “coriandoli variopinti o altro materiale similare” ai matrimoni. L’ordinanza parla chiaro: al termine dei matrimoni, religiosi o civili che siano, sarà vietato festeggiare gli sposi lanciando verso di loro qualsiasi tipo di coriandolo. Per i trasgressori multe da 25 a 500 euro. Una decisione che ha colto di sorpresa gli abitanti della città Capitale europea della Cultura 2019 perché arriva proprio alle soglie di quella che è la stagione preferita da tanti per sposarsi.

L’ordinanza pubblicata venerdì dal Comune di Matera ha quindi come oggetto il “Divieto di lancio di coriandoli o altro materiale similare in occasione di matrimoni”. Nello stesso provvedimento è rilevato che “in occasione di matrimoni religiosi e civili è invalsa l’abitudine di festeggiare gli sposi con il lancio di coriandoli variopinti che, ricadendo al suolo, imbrattano sagrati e strade“. Nel linguaggio, ovviamente burocratese dell’ordinanza, si considera poi che “al termine delle cerimonie non si provvede alla immediata rimozione dei materiali che rimanendo abbandonati al suolo concorrono a deturpare il decoro urbano delle pubbliche vie”. E così il sindaco “ordina” che “è vietato il lancio di coriandoli o altro materiale similare in occasione di matrimoni religiosi o civili sul sagrato delle Chiese o dinanzi alle Sedi Municipali destinate alla celebrazione del rito civile” e “dispone” che “chiunque violi le disposizioni del presente provvedimento sia punito con la sanzione amministrativa pecunaria del pagamento di una somma da 25,00 a 500,00 con addebito delle spese per la rimozione”.

Il sindaco De Ruggieri già in passato si era pubblicamente espresso contro “cattivi comportamenti” di turisti e cittadini, richiamando l’importanza di preservare opere d’arte e monumenti della sua città. Sicuramente nei prossimi giorni questo provvedimento provocherà polemiche, anche perché nessuno, finora, è riuscito a capire se l’ordinanza sarà estesa anche al lancio del riso.

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