(Isola del Piano (PU), 9aprile2019) –Ci siamo quasi! Per Pasqua verranno montati i macchinari interni, a settembre l’imponente molino verrà avviato con il grano del nuovo raccolto.

Proseguono a ritmo serrato i lavori per la costruzione del nuovo impianto di molitura all’avanguardia di Girolomoni®, collegato al pastificio di Isola del Piano (PU). Un investimento di oltre 3 milioni di euro, una potenzialità produttiva di 100 tonnellate al giorno e di 20.000 tonnellate all’anno, per dare pieno compimento al sogno del fondatore della Cooperativa, Gino Girolomoni. Grazie al molino di proprietà, laGirolomoni® potrà controllare la lavorazione del grano in ogni fase, dalla coltivazione alla raccolta, dalla pulitura alla macinazione, per ottenere una semola“cucita” su misura e garantire così un gusto unico alla sua pasta.

“Il molino – spiega Lorenzo Proserpio, futuro mugnaio di questo nuovo impianto – permetterà di lavorare il chicco di grano in modo accuratissimo grazie all’adozione delle tecnologie più avanzate, senza scartare nulla e dandoci la possibilità di scegliere la ricetta giusta per la nostra semola.Il vero punto di forza– prosegue Proserpio – sarà la possibilità di partire da una materia prima di qualità, ben coltivata, e di poter scegliere i silos da cui attingere nella preparazione delle giuste miscele di grano da avviare alla macinazione. Èun indiscutibile valore aggiunto potere selezionare le migliori semole per fare la pasta, con un feedback continuo tra laboratorio, analisi, molino e pastificio”.

Nel nuovo molino a cilindri, il grano sarà inizialmente pulito da eventuali impurità. In questo processo saranno coinvolte attrezzature classiche, come setacci e flussi d’aria, ma anche apparecchiature innovative come una modernissima selezionatrice ottica.

Il mulino è stato scelto perché rispondesse all’esigenze del pastificio Girolomoni®, che deve macinare una certa quantità di grano senza rinunciare alle proprietà organolettiche dell’intero chicco, dalla crusca al germe, quindi senza che venga aggredito o surriscaldato. Per far questo è essenziale rispettare i tempi lentidella macinatura prima e dell’essicazione poi.

L’incarico per la costruzione dell’impianto è stato affidato alla Ocrim di Cremona, un’azienda 100% italiana come la Girolomoni®, che ha compreso le potenzialità del progetto e si sta impegnando per la sua realizzazione. Il molino permetterà di valorizzare il grano dei 200 agricoltori soci della cooperativa, la cui qualità è garantita dai controlli degli enti certificatori e dal rapporto diretto della Girolomoni® con le aziende agricole.È possibile seguire lo sviluppo dei lavori sul sito internet https://www.girolomoni.it/it/molino 

Gino Girolomoni Cooperativa Agricola

La storia della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola® inizia nel 1971, quando Gino Girolomoni, giovane sindaco del comune di Isola del Piano (PU), cominciò a promuovere iniziative volte a valorizzare e sostenere l’antica civiltà contadina. Queste prime esperienze furono alla base della nascita, nel 1977, della Cooperativa Alce Nero, di cui verrà ceduto il marchio circa 25 anni dopo, diventando Montebello®. In seguito alla scomparsa del suo fondatore, avvenuta nel marzo del 2012, il marchio Montebello® cede il passo al marchio Girolomoni®. Con i suoi 200 agricoltori,cinquanta dipendenti e con oltre 12 milioni di fatturato (anno 2017), la cooperativa Gino Girolomoni ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo del biologico in Italia e rappresenta, oggi, uno dei punti di riferimento più importanti del panorama del biologico del nostro Paese.

Fondazione Girolomoni
La Fondazione culturale che oggi prende il nome dal suo fondatore, Gino Girolomoni, è stata fondata nel 1996 con il nome di Fondazione Alce Nero. Il suo scopo primario è la conservazione e l’archiviazione degli scritti, dei documenti e del patrimonio librario lasciati da Gino Girolomoni, nonché la divulgazione del suo pensiero, la prosecuzione degli eventi culturali da lui avviati e la valorizzazione dei luoghi in cui la vita e il paesaggio agrario, grazie a lui e alla moglie Tullia Romani, hanno ritrovato significato e potenzialità economiche. La Fondazione trova sede presso il Monastero di Montebello, tra Urbino e Isola del Piano nella provincia di Pesaro-Urbino.

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