La domanda l’ho compilata ormai da una decina di giorni, dall’Inps non è arrivata nessuna notizia e quindi non ci sono grosse novità sul mio reddito di cittadinanza. Le domande inoltrate entro il 6 aprile dovrebbero, almeno in teoria, essere esaminate entro il 15; o meglio, dal 15 aprile inizieranno a rispondere a tutte le ottocentomila richieste. Se non altro ho scoperto che tutto l’iter si può monitorare online sul portale dell’Inps: per ora la mia domanda risulta acquisita ma non ancora esaminata. Ho gironzolato un po’ sul sito per capire come è fatto il modello Rdc-Com per comunicare gli eventuali lavori svolti da adesso in poi, ma è una cosa noiosa e magari ne parlo la prossima volta o quando avrò un lavoro e dovrò compilarlo sul serio.

Anche dagli altri membri della nostra carboneria di cittadinanza non ci sono altre novità: chi doveva fare la domanda l’ha fatta e chi non ci è rientrato amen. A parte Marco: alla fine anche lui è riuscito a chiarire la sua situazione ma ci è voluto più tempo del previsto; forse nel suo caso gli sarebbe convenuto farlo online e saltarsi tutte le file. Il suo Caf a Torpignattara infatti è un po’ sovraccarico di lavoro e non ce la fa a star dietro a tutti, non con la velocità necessaria. Le code sono lunghe, ci sono un sacco di immigrati, perché nonostante tutte le limitazioni della legge molti comunque rientrano nei criteri per richiedere il reddito e Torpignattara è piena di immigrati e spesso gli immigrati hanno situazioni ancora più complicate da definire.

Comunque il fatto è che, immigrati o meno, se vivi in un quartiere mediamente povero, mediamente ci sono più poveri e le code ai Caf si allungano. L’ultima volta che è stato al Caf la tipa non era ancora arrivata e fuori c’era già una fila autogestita con i numeretti scritti su foglietto di carta volante: il primo era arrivato alle sei e mezza di mattina e lui, arrivato alle otto e venti, era un bel po’ più in basso, sul foglietto. E’ dovuto andare via alle dieci e mezza perché aveva un altro appuntamento e il suo turno non era ancora arrivato, così ci è dovuto tornare il giorno dopo ma alla fine ce l’ha fatta. Anche se in ritardo, la risposta è arrivata anche per Marco e il suo Isee è al di sotto della soglia prevista: potrà fare la domanda ma ormai se ne parla il mese prossimo. Nel frattempo cercheremo di sopravvivere come abbiamo fatto finora.

Questa settimana ho fatto l’ennesimo colloquio di lavoro, perché va bene che uno racconta del reddito di cittadinanza, ma nel frattempo cerca anche di campare come ha sempre fatto. Si trattava di una collaborazione a tempo determinato in un centro di aggregazione giovanile, un part-time di due mesi, eventualmente rinnovabili al termine della collaborazione. Niente di che, ma pur sempre meglio che starsene a casa. Il centro è una bella realtà romana, fanno un sacco di attività con i ragazzi del quartiere, soprattutto con la fascia d’età degli adolescenti, non è un lavoro semplicissimo ma con i ragazzi ci ho lavorato spesso, quindi ho sistemato il curriculum e gliel’ho mandato. Per una collaborazione di due giorni a settimana sono arrivate più di 500 domande e ne sono state selezionate 25 da approfondire tramite colloquio.

Il colloquio è andato bene, credo di aver fatto anche una buona impressione, la ragazza con cui ho parlato era simpatica, affabile, mi ha chiesto degli ultimi lavori svolti, dei progetti futuri, e mi ha fatto anche capire chiaramente che nonostante il mio profilo fosse interessante erano arrivate domande che sembravano perfette per quel posto: gente che aveva lavorato tutta la vita nei centri di aggregazione, o con le realtà di strada, o che aveva fatto il mediatore culturale (quasi tutti i ragazzi del centro sono ragazzi di seconda generazione). In conclusione, il colloquio è andato bene ma penso di avere una possibilità concreta di ottenere il posto solo se muore l’ottanta percento degli altri candidati nelle prossime due settimane.

Ho anche partecipato a un bando della Regione Lazio sulla cultura, con l’associazione di cui faccio parte, per degli eventi culturali da fare a fine agosto: calcolando che era un bando aperto a praticamente qualsiasi tipo di attività, dallo sport alle attività sociali, passando per le attività culturali, musica, teatro, recupero delle tradizioni locali, valorizzazioni delle realtà territoriali eccetera eccetera eccetera, insomma tutto quello che può venire in mente, e calcolando che è su tutto il territorio della Regione e che se va bene finanzieranno una cinquantina di progetti, direi che le possibilità di ottenere un finanziamento decente siano minori di quelle di essere assunta al centro. E comunque si tratta di agosto; ma intanto ci abbiamo provato e incrociamo le dita anche per quello.

Mi sa che anche per questo mese niente occhiali nuovi.

Articolo Successivo

Reddito di cittadinanza, “oggi prime card con l’accredito”. Fino all’8 maggio le candidature degli aspiranti navigator

next