Il clima resta molto teso e l’omicidio di Giovanni Delfino ha peggiorato la situazione. I sindacati di polizia penitenziaria hanno deciso di manifestare davanti alla prefettura, sottolineando che la sera della tragedia “c’erano solo due agenti per tutto il reparto, che ospita 300 detenuti”. Denunciano la cronica carenza di personale in tutti i settori dell’istituto che “sta comportando abnormi carichi di lavoro” e “turni stressanti anche di 12 ore continuative”. Una situazione al collasso che, però, non giustificherebbe le presunte violenze descritte nelle lettere dei detenuti. Su cui è ora di fare chiarezza.

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Case famiglia, gli assistenti sociali hanno enormi responsabilità. Ma la categoria non si discute

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