Cultura

Giornate Fai di Primavera, 10 tesori nascosti nei Comuni più piccoli d’Italia

di Alex Corlazzoli

Badolato (Catanzaro)

Badolato fu fondato nel 1080 dal primo Duca di Calabria, Roberto il Guiscardo, come presidio tra la Serra Calabrese e il mar Jonio. Il borgo, dal tessuto urbanistico integro, con importanti monumenti visitabili durante le Giornate Fai (tra cui 11 chiese, come la Chiesa dell’Immacolata, e numerosi palazzi nobiliari, come Palazzo Caporeale, sede del Municipio), rappresenta un vero e proprio “ponte tra culture” perché racconta una storia di spopolamento cui si è reagito virtuosamente grazie all’immigrazione straniera. Colpito da 21 terremoti, ultimo dei quali nel 1947, e da una disastrosa alluvione nel 1951, il paese è stato a poco a poco abbandonato. Nel 1986 si contano solo 500 abitanti e l’amministrazione comunale “mette in vendita il paese” con una campagna mediatica provocatoria che fa il giro del mondo. Il 26 dicembre del 1997 la nave turca Ararat, che trasporta 836 tra uomini, donne e bambini provenienti dal Kurdistan, si arena sulla spiaggia di Santa Caterina allo Jonio, davanti a Badolato. I curdi vengono accolti dai badolatesi e 339 rifugiati politici vengono alloggiati in case vuote messe a disposizione da Comune e privati. Cinque giorni dopo lo sbarco i badolatesi offrono ai curdi, musulmani, la più importante chiesa del paese, San Domenico, per festeggiare il capodanno, e il paese risorge grazie agli arrivi dal mare.

Apertura: sabato 9.30 – 13; 15 – 20.30; domenica 9- 13

Giornate Fai di Primavera, 10 tesori nascosti nei Comuni più piccoli d’Italia - 5/11
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.