Imane Fadil è la modella di 34 anni testimone chiave del processo “Ruby Ter”, morta l’1 marzo scorso all’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano): solo l’autopsia saprà accertare le cause della morte, ma al momento si parla anche di un possibile avvelenamento. Nel 2011 la ragazza aveva partecipato a otto “cene eleganti” e, quando il caso “bunga-bunga” è scoppiato, ha raccontato tutto quello che sapeva in Procura. Prima del ricovero, avvenuto il 29 gennaio, è stata respinta la richiesta della Fadil di costituirsi parte civile nel processo “Ruby ter”. Poi la malattia e la morte nell’arco di un mese. Tuttavia i fatti in questione nulla potrebbero avere a che fare con il decesso della ragazza. L’intervista registrata da Luca Sommi risale al 12 aprile 2018.

Articolo Precedente

Balle Spaziali, Marco Travaglio smonta tre fake news: è vero che dopo l’intervento di Conte sul Tav non cambia niente?

next
Articolo Successivo

Accordi&Disaccordi, mercoledì 27 marzo torna su Nove in prima serata il talk condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi

next