Una lettera firmata da 146 portavoce del Movimento 5 stelle con cui si chiede che sia superato l’obbligo vaccinale previsto dal ddl Lorenzin. A prendere posizione con un appello che ilfattoquotidiano.it pubblica integralmente, sono stati un gruppo di eletti M5s. Tra i firmatari molti consiglieri comunali (da Roma a Torino) e alcuni consiglieri consiglieri regionali, tra cui Davide Barillari (Lazio), Francesca Frediani (Piemonte), Luciano Mossa (Valle d’Aosta), Raffaella Sensoli (Emilia Romagna). Proprio Barillari, consigliere regionale al secondo mandato, ad agosto 2018 venne sconfessato dal Blog delle Stelle e dai vertici con una presa di distanza ufficiale dalle sue dichiarazioni contro i vaccini. A far discutere era stato in particolare un suo post su Facebook in cui scriveva: “La politica viene prima della scienza”. 

La tensione tra una parte del Movimento e la ministra Grillo è molto alta negli ultimi tempi: a lei viene contestato il fatto di non aver preso posizione in maniera netta contro il ddl Lorenzin, provvedimento su cui i 5 stelle si erano esposti durante la campagna elettorale. “Il delicatissimo tema della profilassi vaccinale è stato trattato, finora, in maniera molto strumentale da diverse forze politiche”, si legge nel testo. “I portavoce del Movimento 5 stelle vogliono dare un contributo chiaro su come affrontare e risolvere la questione in maniera seria e responsabile”. E ancora: “Lo scopo è quello di offrire un concreto sostegno ai nostri colleghi nazionali insieme ad un forte segnale di partecipazione, dal basso, per confermare l’impegno preso dal M5s verso tutti i cittadini italiani di superare l’obbligo vaccinale imposto dall’ex ministra Beatrice Lorenzin, e di garantire l’accesso a scuola a tutti i bambini ed, in generale, il rispetto del diritto allo studio, al lavoro, all’inclusione ed uguaglianza sociale”.

Alla lettera dei portavoce ha replicato il presidente della commissione Igiene e sanità del Senato, dando garanzie sul fatto che intendono intervenire nel merito: “Ho ricevuto questa mattina la lettera firmata da 146 portavoce del Movimento 5 stelle”, ha scritto Pierpaolo Sileri su Facebook, “che ci esortano a superare al più presto il ddl Lorenzin. Stiamo lavorando proprio per questo, come ha più volte evidenziato il nostro ministro della Salute Giulia Grillo”. Quindi ha specificato: “In Commissione Igiene e Sanità abbiamo terminato le audizioni e oggi, alle 18, è fissata la scadenza degli emendamenti. Le proposte di modifica saranno inviate alle commissioni di merito in sede consultiva: le Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Politiche dell’Unione Europea e, probabilmente, anche Giustizia. Domani si terrà un ufficio di presidenza della Commissione per delineare i passi successivi. Andiamo avanti per approvare quanto prima il ddl 770 che doterà finalmente l’Italia di uno strumento basato sui dati epidemiologici”.

Proprio in questi giorni quindi dovrebbe muoversi qualcosa sul tema dei vaccini e i portavoce M5s che hanno firmato l’appello vogliono fare pressione perché non sia dimenticata la necessità, secondo loro, di superare l’obbligo vaccinale. “Riteniamo”, si legge, “che nella discussione parlamentare in corso riguardo la proposta di legge 770, nel forte dibattito sui social network e all’interno dell’opinione pubblica, nonché nelle attività legislative regionali, si debbano tenere in seria considerazione i seguenti punti”. Quindi segue una lista delle priorità secondo i portavoce: “1) Necessità di superamento della legge 119/2017 sull’obbligo vaccinale, verso un sistema di raccomandazione attiva e di piena responsabilizzazione dei genitori fondata sul consenso informato; 2) Garanzia di indipendenza fra scienza, politica e industria, rimuovendo ogni conflitto di interesse fra profitto commerciale e tutela della salute pubblica, nonché intervenendo sul sistema di incentivi che
pregiudica il corretto ruolo del medico nell’interesse sanitario del paziente; 3) Superare l’attuale livello di conflittualità e polarizzazione dell’opinione pubblica, in modo da ripristinare la fiducia e il dialogo fra cittadini, istituzioni e medici; 4) Avvio di un monitoraggio indipendente sulla pratica vaccinale, attraverso un sistema di vaccinovigilanza attiva, in modo da garantire il massimo livello di sicurezza e di controllo sulle reazioni avverse, soprattutto quelle gravi ed invalidanti, ripristinando il ruolo centrale dello Stato e di tutti i suoi organismi di controllo, nonché la piena responsabilità delle aziende farmaceutiche private produttrici di vaccini; 5) Garantire la formazione e l’aggiornamento del personale operante all’interno dei centri vaccinali, per svolgere un’attenta anamnesi individuale che contribuisca a ridurre al minimo i rischi correlati alle vaccinazioni, attraverso un modello avanzato di counceling partecipativo ed inclusivo; 6) Sviluppare una nuova strategia di governance farmaceutica verso la produzione statale delle dosi vaccinali, quale strumento di interesse nazionale di prevenzione, privilegiando la futura disponibilità di
vaccini singoli monodose; 7) Ripristinare il diritto all’educazione, eliminando ogni forma di esclusione scolastica e sociale preclusa dalla verifica della condizione vaccinale dei bambini, dando così piena attuazione ai principi di piena integrazione ed inclusione scolastica”.

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