5. Qualcuno crede che l’elettronica anni 90 sia divenuta un fenomeno in grado di intaccare certezze radicate anche nel mondo della musica rock? Gli U2, nella decade in questione, pubblicano dischi i cui filtri tracciano nuove coordinate all’interno della propria discografia, ancor di più entro ambiti fortemente influenzati dalla musica elettronica. David Bowie, a metà decennio, se ne esce con un paio di dischi influenzati da sonorità, in grado di traghettarlo entro ambiti nuovi anche per lui. Potremmo andare avanti ore a citare progetti rock anni 90 filtrati all’interno di certi suoni.

6. Qual era il ruolo di Keith Flint nei Prodigy? Nasce come ballerino e animatore ma è evidente sin dagli esordi che on stage non poteva essere relegato a semplice “cubista”. Il potenziale incendiario di certe performance convinse Howlett ad affidargli la leadership sul palco.

https://www.youtube.com/watch?v=rmHDhAohJlQ

7. Possiamo sostenere che Keith, sia stato per la musica elettronica quello che Johnny Rotten ha rappresentato per il punk? In effetti, incarnava lo spirito punk senza alcun compromesso: disturbante, abrasivo, dirompente; le performance adrenaliniche che ne definivano l’inconfondibile stile, erano solo la punta dell’iceberg di un personaggio coerente con ciò che mostrava anche fuori dal palco.

8. Il capolavoro dei Prodigy, neanche a dirlo, si chiama Fat of the Land. Beat sintetici, ritmiche hip hop, chitarre grattugiate. Un disco in grado di mettere indiscutibilmente tutti d’accordo e che, nel 2019, non ha bisogno di grosse presentazioni se non ribadendo che chi ama un certo tipo di sound, dovrebbe averlo riposto in bella vista sullo scaffale della propria cameretta. Ancora oggi, messo sul piatto, suona come fosse uscito ieri.

https://www.youtube.com/watch?v=wmin5WkOuPw

9.  Vi lascio con alcune dichiarazioni rilasciate da Flint in tempi non sospetti nel 2015: “Quando con la musica avrò finito, mi ucciderò. E ascoltate bene, un’azione tale non dovrebbe essere considerata suicidio bensì una cosa positiva e sapete perché? Ma perché ho sempre avuto questa cosa dentro di me”, aveva raccontato Keith e ancora: “Non sto risparmiandomi nulla, sto incassando tutto quello che posso, non ho paura di chi sono, voglio solo guardare indietro e sapere che ho vissuto quella che considero una vita soddisfacente. Non ho altro da aggiungere, passate giorni felici”.

9 canzoni 9 … dei Prodigy

 

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Keith Flint, nove punti e nove canzoni per ricordare la voce dei Prodigy

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Le donne non compongono più solo per diletto, ma per mestiere. E l’Italia ne può vantare molte

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