Reddito di cittadinanza? Questa roba qui è la più grande supercazzola che si possa dire e la si può dire a chi non lavora, non ha mai lavorato e non ha capito che il lavoro lo danno le imprese, non la politica. Quelle di Di Maio sono supercazzole“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Ho scelto Cusano”, su Radio Cusano Campus, dalla senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè, che critica duramente il reddito di cittadinanza e il ministro dello Sviluppo Economico: “I paletti che sono stati inseriti non saranno assolutamente sufficienti a evitare furberie e abusi. Anzi, questo provvedimento agevolerà il lavoro nero. Io nella vita faccio l’imprenditore e Di Maio mi deve spiegare dove sono i 3 milioni di posti di lavoro. E mi deve spiegare dove arriveranno addirittura 3 proposte di lavoro per ciascuno. Ma dov’è il lavoro nella nostra nazione? Fate una indagine. Quali sono gli imprenditori che hanno assunto attraverso i centri per l’impiego? Ci sono i numeri che ci vengono in aiuto a svelare questa supercazzola di Di Maio”.
E rincara: “Il reddito di cittadinanza non serve né a chi è povero, né serve ad aumentare l’occupazione. E’ preoccupante. Tutto questo aumenterà il lavoro in nero. Ricordo che un giovane che entra in un’industria metalmeccanica prende 830 euro di stipendio. Allora, averne 780 per stare a casa… Poi parlano di formazione, con 6-8 ore alla settimana, ma che formazione è?”.

Circa il caso Diciotti, Santanchè afferma: “Il M5s non vuole far aumentare la disoccupazione, quindi non voterà a favore dell’autorizzazione a procedere contro Salvini. E’ tutta una moina, non voteranno come stanno dicendo. Non vogliono mica ritrovarsi disoccupati. Se votassero sì all’autorizzazione a procedere, ci sarebbe una crisi di governo, si andrebbe a casa e aumenterebbero i disoccupati della nostra nazione. Disoccupati non vogliono essere, perché vedono che sta già aumentando il tasso di disoccupazione. Voteranno e saranno allineati ancora una volta venendo meno a tutto quello che hanno detto”.

Nel finale, la parlamentare risponde a Vladimir Luxuria, circa la polemica nata intorno alla frase pronunciata nella trasmissione “Alla lavagna”, su Rai Tre (“Il denaro è l’unico vero strumento di libertà, solo chi ha i soldi è libero”): “Vladimir Luxuria mi ha criticato? Io parlavo alle donne, non ai maschi. Quindi, posso comprendere che Vladimir Luxuria non mi abbia inteso. Io non ho mai parlato di denaro come valore, ma ho detto che è per le donne uno strumento di indipendenza perché siano libere. Io sto dalla parte delle persone più deboli, che in questa nazione sono le donne, che guadagnano il 30% in meno e che in molti casi non sono libere di scegliere. Quindi” – chiosa – “un governo che tiene alle donne non a parole ma nei fatti introdurrebbe dei provvedimenti per aiutare le donne a trovare il lavoro. Io sono un po’ più avanti nella libertà delle donne”.

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Reddito di cittadinanza, Di Maio presenta sito (per ora solo informativo) e prima card: “Altro passo per smentire critiche”

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