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Ultimo aggiornamento: 14:30 del 5 Settembre 2019

Diciotti, nei 5 Stelle si fa strada l’ipotesi-autodenuncia. Fioramonti: “Tutti responsabili, possibili colpi di scena”

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L’ipotesi dell’autodenuncia per il caso Diciotti comincia a farsi strada tra gli esponenti del governo del Movimento 5 stelle. A suggerirlo – oltre alle dichiarazioni dei ministri Danilo Toninelli e Giulia Grillo – è il viceminsitro all’Istruzione, Lorenzo Fioramonti. “Inizialmente il ministro Salvini aveva detto che guardava positivamente all’idea di un’autorizzazione al processo nei suoi confronti. La sua posizione ora sembra essere cambiata. Quindi, probabilmente ci sarà un colpo di scena, in cui il governo, che ha deciso all’unanimità quell’intervento sulla nave Diciotti, prenderà le responsabilità in maniera unitaria“, ha detto Fiormanti a L’Aria che Tira su La7, commentando la nuova posizione del ministro dell’Interno sul caso Diciotti. “Il M5s torna a dire che noi crediamo assolutamente nella magistratura“- continua – “e che i processi esistono perché qualcuno si difenda. Ovviamente diventa complicato se per ogni movimento di questo governo scatta un processo. E’ giusto che ci sia una procedura nei confronti di tutti noi che abbiamo sostenuto in maniera corale quell’intervento sulla nave Diciotti. Mi sembra anche un segnale di forza“. In studio gli chiedono se questa segnale di forza arriverà tramite un’autodenuncia dei ministri in procura. Fioramonti risponde: “Il governo potrebbe dimostrare la sua forza, dicendo che Salvini è stato il braccio, ma che, in realtà, siccome la decisione è stata condivisa, la responsabilità è di tutti. Non so però, i termini specifici in cui questo potrà avvenire”.

Con una lettera al Corriere della Sera, Salvini ha fatto un passo indietro sull’autorizzazione a procedere avanzata dalla procura di Catania ai suoi danni. Quella per la nave Diciotti è stata una decisione presa “nell’interesse pubblico“, per questo “va negata l’autorizzazione ai giudici“, sostiene il titolare del Viminale. “Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il governo. Se vogliono farlo diventare un processo al governo vogliamo andare tutti davanti a un giudice”, ha rilanciato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, in un’intervista comparsa sempre sul quotidiano di via Solferino. In pratica la stessa linea seguita da Giulia Grillo: “Sono allineata a quello che decidiamo all’interno del Movimento, vedo però politicamente importante il messaggio che siamo tutti uniti in questa battaglia, quindi poi va valutato concretamente il quesito”, ha detto il ministro della Salute. “Quella – ha aggiunto – è stata un’azione di governo, concertata e condivisa da tutti noi ministri, quindi non ritengo Salvini l’unico responsabile di questa azione“.

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