“Il migrante vien di notte con le scarpe tutte rotte; vien dall’Africa in barcone a rubarvi la pensione. Nell’hotel la vita è bella, nel frattempo ti accoltella. Poi verrà forse arrestato e l’indomani rilasciato“. A condividere questa filastrocca sul suo profilo Facebook è l’assessore alla sicurezza e alla vivibilità di Monfalcone, Massimo Asquini. Dopo il caso dei 76 bambini bengalesi esclusi dall’asilo, la cittadina del Friuli Venezia Giulia torna al centro della bufera per le parole in rima postate e censurate dallo stesso social. Una “goliardata” per il sindaco Anna Cisint che difende a spada tratta il membro della giunta. A non fare alcun passo indietro è invece proprio Asquini, ex sovrintendente della Polizia, stupito delle polemiche nate attorno al suo post e della censura di Facebook: “Si tratta di una filastrocca che già due anni fa girava in Rete io l’ho solo condivisa non sono nemmeno l’autore. Se lei va su Google e digita “filastrocca migrante” la può trovare. È uno scherzo fatto sulla mia pagina personale. Ci dovrebbe essere un po’ di privacy”.

L’assessore si difende dalle accuse di razzismo: “Non l’ho rimossa io ma è stato Facebook a toglierla dalla mia pagina censurandola, considerandola forse una cosa razzista ma io non ci vedo nulla di tutto ciò”. Anzi. Asquini trova il modo per giustificare le parole in rima: “Non ho augurato la morte a nessuno, non ho offeso nessuno, non ho mai detto una parolaccia in vita mia sui social e ora mi vedo al centro di una bufera per un post condiviso. In fin dei conti in quella filastrocca si parla delle pensioni che vengono date per dei ricongiungimenti che spesso son fasulli; delle migliaia di migranti o clandestini che sono ancora negli hotel che noi paghiamo. È una filastrocca che si riferisce all’attualità. E poi ho avuto solo commenti positivi”.

Secondo l’assessore c’è solo l’intenzione da parte dell’opposizione di trovare il pretesto per dar contro alla giunta e alla maggioranza leghista. A buttare acqua sul fuoco ci pensa il sindaco Anna Cisint: “Asquini mi ha detto che non pensava di offendere nessuno ma che è stata una goliardata in occasione della giornata della Befana. Son certo che non lo rifarà. Non la farei più grande di quello che è. Si tratta di una sciocchezza nata in un contesto di eccessi di ogni tipo da parte di tutti”. Secondo il primo cittadino il clima in città non è dei migliori da tempo: “Purtroppo in questo periodo ne ho lette di cotte e di crude da parte dei consiglieri di minoranza. Hanno postato persino la foto di un ex presidente del consiglio della Lega, defunto, con scritto “Lui non ci sarà” in occasione della manifestazione a Roma. Inoltre abbiamo in città anche un medico che ha augurato sul suo profilo la morte a Matteo Salvini. È opportuno darsi una regolata generale”. Poi il sindaco aggiunge: “Non amo le offese in generale ma Asquini non aveva alcuna intenzione di insultare nessuno. Sta facendo molto bene per l’incarico che gli ho affidato rispetto al degrado e alla sicurezza in città. Siamo riusciti a risolvere problemi trascurati per vent’anni. Per me conta questo non certo quello che ha scritto su Facebook. Asquini ha solo sottovalutato le conseguenze del post”.

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