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Roberto Morgantini, l'attivista che lotta per l'emarginazione sociale e la promozione di una società inclusiva - 7/10

Roberto Morgantini, l'attivista che lotta per l'emarginazione sociale e la promozione di una società inclusiva - 7/10
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Roberto Morgantini, l’attivista che lotta per l’emarginazione sociale e la promozione di una società inclusiva

Roberto Morgantini, 71 anni (Bologna), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo prezioso contributo alla promozione di una società solidale e inclusiva” Vicepresidente di “Piazza Grande”, associazione impegnata nella lotta all’emarginazione sociale, e anima storica dell’ufficio stranieri della Cgil. Nel 2015, in occasione del suo matrimonio, chiese agli amici, come regalo, una donazione per raccogliere fondi volti ad avviare una iniziativa alla quale pensava da molto tempo. Il suo sogno era quello di creare “una comunità” intorno ad una tavola: ha dato vita alle Cucine Popolari. Per ora le cucine sono tre, in zone diverse della città: ci lavorano 100 volontari, preparano 2800 pasti al mese. Gli ospiti sono quelli indicati e mandati dai servizi sociali comunali e dalle parrocchie, o semplicemente curiosi, o che vengono a trovare un amico.

Vincenzo Castelli, ha perso il figlio sul campo da calcio e ora contribuisce alla ricerca contro le malattie cardio-vascolari

Vincenzo Castelli, 63 anni (Roma), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo quotidiano impegno nella divulgazione e promozione della cultura dell’emergenza e del primo soccorso” Medico specializzato in allergologia, presso l’Ospedale Vannini di Roma. Padre di Giorgio Castelli, giovane calciatore stroncato da un arresto cardiaco mentre si allenava nello stadio di Tor Sapienza nel 2006. Dopo la morte del figlio ha creato, insieme alla moglie Rita e agli altri due figli Alessio e Valerio, la Fondazione di ricerca scientifica Giorgio Castelli, il cui obiettivo è contribuire alla lotta alle malattie cardio-vascolari attraverso la promozione e divulgazione della cultura dell’emergenza e del primo soccorso.

Marco Omizzolo, il sociologo minacciato di morte che combatte il caporalato nell’Agro Pontino

Marco Omizzolo, 43 anni (Sabaudia – LT), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato”. Sociologo, legale rappresentante dell’associazione di promozione sociale Tempi moderni e consigliere della cooperativa sociale In Migrazione che svolge servizi di mediazione culturale e assistenza ai migranti.Ha più volte denunciato, anche con dettagliati dossier, il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento degli stranieri nei campi. Segue da anni il fenomeno dei braccianti nell’Agro Pontino: ha descritto la rete dei caporali, raccontato le condizioni di vita, i problemi di salute e lo stato delle abitazioni di questi lavoratori. Da quando ha cominciato ad impegnarsi sulla questione, riceve avvertimenti e minacce di morte.

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