Mille miliardi di dollari e settanta Paesi coinvolti. Sono queste le cifre dell’ambizioso piano di investimenti “One Belt One Road”, con cui la Cina mira a creare nuove rotte commerciali Euroasiatiche. Lo racconta il documentario “La ferroVIA della seta” in onda domenica 9 dicembre alle 21.15 su Sky Atlantic e Sky TG24 e disponibile su Sky On Demand, all’interno del ciclo “Il racconto del reale”.

Il doc, prodotto da Sky Atlantic e realizzato dall’inviato di SkyTG24 Pio d’Emilia, è un viaggio on the road attraverso la Cina, l’Asia Centrale e l’Europa dell’est, seguendo i cosiddetti “treni della seta”, che ogni giorno trasportano migliaia di tonnellate di merci da e verso l’Europa. Undicimila chilometri percorsi tra Cina, Kazakistan, Bielorussia, Polonia e Germania, alla scoperta di paesaggi e popoli straordinari, tradizioni e conflitti e soprattutto alla scoperta del nuovo volto della Cina, che sta cercando di scrollarsi di dosso l’immagine di Paese arretrato, inquinato e fornitore di manodopera a basso costo per accreditarsi invece come attore fondamentale dell’economia mondiale, rilanciando l’antico concetto di Eurasia.

Il progetto “One Belt One Road” è stato avviato nel 2013 dalla nuova leadership cinese e, con una mole di investimenti pari a circa 12 volte il piano Marshall, vuole connettere Asia, Europa e Africa attraverso vecchie e nuove vie marittime e terrestri. Il viaggio di Pio d’Emilia inizia dall’immensa, ancorché pressoché sconosciuta, città cinese di Chong Qing, divenuta oramai la più grande megalopoli del mondo, e termina a Duisburg, in Germania, una piccola città industriale che ospita il più grande porto fluviale in Europa, seguendo la rotta commerciale ferroviaria. È da Duisburg infatti che le merci cinesi raggiungono il resto d’Europa – Italia compresa, anche se il nostro Paese, accortosi in ritardo di questa nuova realtà, rischia di giocare un ruolo secondario in questo grande progetto –  e da dove quelle europee partono per la Cina. Una Cina sempre più forte e assertiva, consapevole delle proprie contraddizioni ma anche del ruolo sempre più importante e determinante che è destinata a giocare nel mondo. Una Cina che è sempre più vicina, e che dobbiamo imparare a conoscere.

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