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Yacht, Ue apre procedura di infrazione contro l’Italia per l’Iva ridotta sul leasing

La normativa europea consente di non tassare i servizi "quando l'utilizzazione ha luogo al di fuori dell'Unione", ma "non ammette una riduzione forfettaria generale senza la verifica del luogo di utilizzo", spiega la Commissione. Al contrario nella Penisola viene utilizzato il criterio che "quanto più grande è un'imbarcazione, tanto meno è probabile che essa sia utilizzata nelle acque Ue"
Yacht, Ue apre procedura di infrazione contro l’Italia per l’Iva ridotta sul leasing
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La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione all’Italia per le agevolazioni fiscali concesse al settore delle imbarcazioni da diporto. Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora a Roma per non aver riscosso l’importo corretto dell’Iva sul leasing di yacht e ha inviato un parere motivato (seconda fase dell’iter di infrazione) sul regime illegale di esenzioni applicato al carburante utilizzato per la propulsione di yacht a noleggio nelle acque dell’Unione.

Per quanto riguarda la riduzione della base imponibile Iva per il leasing di yacht, la Commissione spiega che “sebbene l’attuale normativa Ue in materia di Iva permetta agli Stati membri di non tassare i servizi quando l’utilizzazione e la fruizione effettive hanno luogo al di fuori dell’Unione, essa non ammette una riduzione forfettaria generale senza la verifica del luogo di utilizzo“. Ma “secondo gli orientamenti pertinenti definiti dall’Italia, quanto più grande è un’imbarcazione, tanto meno è probabile che essa sia utilizzata nelle acque dell’Ue: un criterio che riduce significativamente l’aliquota Iva applicabile”.

La previsione è contenuta in una circolare dell’Agenzia dell’Entrate del 2002 in base alla quale qualora non sia possibile comprovare il periodo di permanenza nelle acque territoriali, le società di leasing può applicare l’imposta in maniera forfetaria in base a percentuali correlate al mezzo di propulsione e alla lunghezza. “Il trattamento fiscale di favore è in contrasto con le norme fiscali comuni e falsa notevolmente la concorrenza”, ha commentato il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici. “In quest’ottica la Commissione si sta adoperando per mettere fine alle norme che tentano di aggirare il diritto dell’Ue”.

Un’altra infrazione potrebbe essere aperta per violazioni della legislazione Ue sull’applicazione delle accise. “Le attuali norme dell’Ue che disciplinano le accise consentono agli Stati membri di non tassare il carburante utilizzato da una compagnia di navigazione a fini commerciali, vale a dire per la vendita di servizi di navigazione marittima. L’esenzione, tuttavia, dovrebbe applicarsi soltanto se la persona che prende in leasing l’imbarcazione vende detti servizi a terzi. L’Italia, in violazione delle norme Ue, consente di classificare come “commerciali” le imbarcazioni da diporto noleggiate (ad esempio gli yacht) anche quando vengono utilizzate per uso personale, il che può dar loro la possibilità di usufruire di carburante in esenzione da accisa per l’alimentazione dei motori”.

Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora anche al Regno Unito per le pratiche abusive diffuse sull’Isola di Man per l’Iva sulle forniture e sul leasing di aeromobili.

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