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Collisione navi Corsica, procura di Genova apre inchiesta per disastro ambientale

L'inchiesta, affidata al pubblico ministero Fabrizio Givri, cercherà di capire di chi è stata la responsabilità dello sversamento che è arrivato a interessare, come denunciato da Greenpeace, un'area di circa 100 chilometri quadrati
Collisione navi Corsica, procura di Genova apre inchiesta per disastro ambientale
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La procura di Genova indaga per disastro ambientale dopo la collisione tra due navi al largo della Corsica e la conseguente perdita di olio combustibile, arrivata a lambire le coste dell’Imperiese e del Savonese. L’inchiesta, affidata al pubblico ministero Fabrizio Givri, cercherà di capire di chi è stata la responsabilità dello sversamento che è arrivato a interessare, come denunciato da Greenpeace, un’area di circa 100 chilometri quadrati.

Giovedì sera le due imbarcazioni – un traghetto tunisino Ulysses e la portacontainer Virginia – si sono separate autonomamente complice il mare agitato, per questo intorno al cargo sono state stese panne assorbenti. I mezzi aerei della Guardia costiera in attività di monitoraggio, hanno riportato sempre venerdì uno spostamento di alcune macchie, originariamente avvistate a 14 miglia dalle coste savonesi, verso sud-ovest, con relativo allontanamento dalla costa italiana. Uno spostamento certificato da Arpal, l’Agenzia per la protezione ambientale della Liguria.

Nella zona, in ogni caso, permane comunque uno stato di allarme perché, come spiegato da Ispra negli scorsi giorni, il cambiamento delle condizioni meteo-marine provoca l’inabissamento del materiale oleoso ed esiste la possibilità che questo si mescoli con particelle di acqua e vada quindi a intaccare l’ambiente marino, sia animale che vegetale. Oltretutto in una zona protetta come quella del Santuario dei cetacei. In azione ci sono i mezzi antinquinamento Castalia Nos Taurus e Bonassola. Presenti in zona motovedette dei comandi territoriali della Guardia Costiera ligure.

La macchia oleosa dovrebbe estinguersi entro lunedì e comunque, secondo la Capitaneria, se non muteranno le condizioni meteo marine, non dovrebbe raggiungere le coste liguri. Intanto si sta dirigendo verso Livorno, proveniente da Civitavecchia, su indicazioni del ministero dell’Ambiente, a scopo precauzionale, un mezzo disinquinante della Castalia, nel caso in cui il repentino cambiamento del meteo faccia avvicinare la macchia di idrocarburi alle acque del parco nazionale dell’Arcipelago toscano. Domenica un team di esperti e uomini della Capitaneria di Portoferraio, ispezioneranno il mercantile Virginia, per valutarne la sicurezza in vista del trasferimento in un porto non italiano.

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