Il mondo FQ

Vittorio Cecchi Gori, condannato a 5 anni in appello per il crac Safin

La sentenza è stata emessa dalla II corte d’Appello di Roma, presieduta da Barbara Callari; in primo grado il produttore era stato condannato a 6 anni. La riduzione della condanna è motivata con la dichiarazione di prescrizione di uno dei reati contestati
Vittorio Cecchi Gori, condannato a 5 anni in appello per il crac Safin
Icona dei commenti Commenti

Il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori è stato condannato a cinque anni e mezzo per il crac da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica. La sentenza è stata emessa dalla II corte d’Appello di Roma, presieduta da Barbara Callari; in primo grado il produttore era stato condannato a 6 anni. La riduzione della condanna a Cecchi Gori è motivata con la dichiarazione di prescrizione di uno dei reati contestati.

Nell’ambito dello stesso processo, i giudici d’appello hanno accolto la richiesta di pena concordata per il collaboratore di Cecchi Gori, Luigi Barone (3 anni e 4 mesi), per l’ex presidente del collegio sindacale della Safin, Giorgio Ghini (3 anni) e per l’ex componente del collegio sindacale della Safin, Alessandro Mattioli (3 anni). Infine, la Corte d’appello ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per morte di altri due imputati.

Secondo l’accusa gli imputati avevano continuato a gestire la Safin, dissipandone parte rilevante del patrimonio, fino alla primavera del 2007 benché questa non facesse più parte del gruppo dall’ottobre 2006, quando la capofila Finmavi, cassaforte del gruppo, fu dichiarata fallita. Al centro del meccanismo che, per l’accusa, aveva portato alla distrazione delle risorse in danno dei creditori della Safin “il travaso” di alcuni beni tra società e in particolare delle sale cinematografiche tra cui il cinema Adriano di Roma.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione