Il mondo FQ

Politica

Ultimo aggiornamento: 12:54 del 12 Ottobre 2018

Alitalia, Di Maio: “Va rilanciata, non salvata. Bad company? Se ci sarà, non riguarderà lavoratori”

Icona dei commenti Commenti

“Alitalia va rilanciata, non salvata. E se dovesse nascere una bad company, questa non riguarderà i lavoratori”. A rivendicarlo il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, al termine dell’incontro con i sindacati al Mise a Roma, in merito al progetto di ‘rinazionalizzare’ l’ex compagnia di bandiera, in amministrazione straordinaria da un anno e mezzo, a due settimane dalla scadenza fissata per la cessione a privati. Il ministro aveva già chiarito, intervistato dal Sole 24 Ore, l’intenzione di trasferire Alitalia a una new company, con dotazione iniziale tra 1,5 e 2 miliardi partecipata dal Tesoro (il prestito ponte di 900 milioni, concesso dal governo Gentiloni, verrebbe convertito in azioni, ndr), dal gruppo pubblico Ferrovie dello Stato e da un “partner industriale internazionale”. Se il nome del possibile partner è ancora un mistero, Di Maio ha rivendicato come siano state “ricevute tantissime disponibilità, anche da compagnie europee”. E per la soluzione del dossier ha precisato: “Ci sono tre auspici. Il primo è che ci sia direttamente con una parte del prestito ponte il governo. Il secondo che ci sia Ferrovie dello Stato con una partnership sicuramente strategica ma anche, è auspicabile, finanziaria. Poi dobbiamo comprare o fare dei leasing per dei nuovi aerei. Per questo sono sicuro che Cassa depositi e prestiti ci possa dare una mano nel finanziamento dell’operazione”.

Riguardo al nodo del lavoro, Di Maio ha poi aggiunto: “Voglio dirlo chiaramente: non ci saranno esuberi, perché l’obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali e rilanciare l’azienda per ambire a nuove assunzioni”, ha aggiunto. Parole che sono state apprezzate dai sindacati, anche se è stata Camusso a rivendicare tempi rapidi: “Il tempo è molto stretto. Ore o giorni, non settimane, per la lettera vincolante”

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione