I tifosi di due squadre svizzere hanno messo in scena una singolare protesta durante la partita tra Basilea e Young Boys (finita 1-7), domenica scorsa). I giudici di gara hanno dovuto sospendere temporaneamente l’incontro quando dagli spalti hanno cominciato a piovere palle da tennis e gamepad (il controller delle console, detto volgarmente joystick). Un gesto di protesta con il quale i tifosi hanno voluto far sentire la propria voci contro l’idea di rendere gli eSports una disciplina professionista.

Sì ma cosa sono gli eSports? Sono i videogiochi trasformati in attività professionistica; un fenomeno che sta letteralmente esplodendo, con premi altissimi (a volte oltre il milione di dollari) ed eventi che richiamano decine di migliaia di persone – nonché milioni di spettatori online in tutto il mondo.

Come alcuni guardano le partite di calcio, altri guardano partite a questo o quel videogame: mentre in Svizzera andava in scena la protesta, a Parigi si teneva l’Overwatch World Cup 2018, che ha visto le rappresentanze di Francia e Regno Unito aggiudicarsi la vittoria e il biglietto per la fase finale della competizione.

Il fenomeno sta contagiando anche la Svizzera, toccando in particolar modo il calcio. La Swiss Football League infatti ha deciso di avviare un campionato specifico, e ogni squadra dovrà dotarsi di una sua “versione digitale” (alcune già ce l’hanno, come il Basilea).  Una cosa che alcuni tifosi non sono disposti a tollerare. Stare seduti davanti a uno schermo non si può confrontare con il vero sport secondo loro. “Qui si tratta solo del profitto!”, si legge sul sito Ostkurve Bern, gestito dai tifosi dei Young Boys.

Una nota che continua con “Un club sportivo deve incoraggiare le persone a fare più movimento e sport. Il calcio è uno sport di squadra e non uno sport singolo! [..] Noi, come visitatori dello stadio, dobbiamo opporci per mantenere il nostro sport così com’è! Nella società di oggi i bambini si trovano spesso a casa davanti alle console, invece di fare sport con gli amici. In un club sportivo, i bambini e i giovani sono in grado di trasmettere valori importanti come l’affidabilità, la puntualità e soprattutto l’amicizia Si tratta di valori che sono completamente mancanti nell’e-SPORT. E questo è il prezzo del profitto?! Non con noi!”.

Alcune argomentazioni sono senz’altro condivisibili, e nessuno probabilmente direbbe mai che una vita senza movimento fisico sia una buona idea – ma è comunque difficile non vedere una traccia di luddismo in questa protesta.

Comunque vada a finire la vicenda elvetica, l’ascesa degli eSport è ormai conclamata, tant’è che anche il Real Madrid ha aggiunto uno spazio dedicato a queste competizioni nel progetto di ristrutturazione del proprio stadio, unendosi ad altri grandi club in tutto il mondo. Una realtà che in diversi paesi appare sempre più solida: in Italia invece sta ancora muovendo i primi passi ma ci sono già esempi di alto livello, come l’eSport Palace di Bergamo.

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