Il mondo FQ

Brexit, ora la Scozia chiede chiarimenti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Brexit, ora la Scozia chiede chiarimenti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Icona dei commenti Commenti

In Scozia, la Court of Session, in sede di appello, dopo un rigetto della corte di prima istanza dovuto alla natura “ipotetica e accademica” della questione, ha accolto la richiesta di alcuni parlamentari di vario colore e dell’avvocato Jolyon Maugham, direttore di Good Law Project, di porre alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea un quesito sulla corretta interpretazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, la cui notifica alla Ue da parte di uno stato membro costituisce il primo passo per l’uscita dall’Unione, fissata dopo due anni dalla data di presentazione.

I ricorrenti chiedono “se, quando e come la notifica può essere revocata unilateralmente”, in modo da chiarire se si possa revocare prima della scadenza dei due anni, implicando di conseguenza la permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. Infatti, allo scadere dei due anni, l’accordo tra Regno Unito e Unione Europea potrebbe essere stato raggiunto, ma potrebbe anche essere naufragato. Se l’accordo ci fosse, il Parlamento dovrebbe decidere se approvarlo o no e, se no lo approvasse, salvo imprevisti, i trattati cesserebbero di valere per il Regno Unito il 29 marzo 2019.

Dunque una scelta secca, limitata a due opzioni: approvare l’accordo o abbandonare l’Unione senza nessun accordo. I ricorrenti vogliono invece verificare, chiedendo l’interpretazione della Corte Europea, se esista una terza possibilità, quella di revocare la notifica e restare nell’Unione. In questo caso il Parlamento potrebbe scegliere fra tre opzioni legalmente valide, anche se il governo britannico ha sempre sostenuto di non essere interessato alla revoca che ritiene legalmente impraticabile.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione