Novità in vista per gli utenti di Spotify, il noto servizio di musica in streaming. L’azienda svedese ha infatti deciso di rivedere, per gli utenti Premium, il precedente limite di brani scaricabili per l’ascolto offline portandolo da 3.300 a 10.000 tracce. In pratica si parla della possibilità di usare il servizio quando non si è connetti a Internet via Wi-Fi, rete mobile o connessione residenziale.

Inoltre ora è possibile effettuare questa stessa operazione su un massimo di cinque diversi dispositivi abbinati al proprio abbonamento, mentre prima il limite era fissato a tre. Insomma a parità di prezzo il servizio è più allettante.

In passato diversi utenti si erano lamentati dei limiti, spesso definiti come un fastidioso bug. Forse anche per questo Spotify ha rivisto la limitazione verso l’alto, offrendo così maggiore flessibilità e comodità – e così facendo il servizio si fa più interessante per coloro che sono indecisi se passare dalla versione gratuita a quella a pagamento. L’azienda svedese del resto è leader del settore con numeri impressionanti ma fa sempre più fatica a difendersi dai concorrenti, a cominciare da Apple Music.

Lo scorso luglio negli Stati Uniti il servizio di Apple sembra aver effettuato il sorpasso per quanto riguarda gli utenti paganti e starebbe crescendo a un ritmo più sostenuto rispetto a Spotify, anche se quest’ultima resta per il momento inavvicinabile a livello globale, con 75 milioni di utenti premium attivi e 170 milioni di utenti attivi mensili secondo il report del primo trimestre 2018.

Vedremo se nel prossimo futuro Spotify continuerà a percorrere la strada della progressiva eliminazione o quantomeno riduzione delle restrizioni come stratagemma per attirare nuovi clienti e fidelizzare gli attuali. Un’altra caratteristica poco amata ad esempio è quella della libreria limitata a 10.000 tracce, anche se probabilmente si parla di una ristretta compagine di utenti.

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