Spyro è stato uno delle icone dell’era Playstation con i primi tre capitoli della sua avventura, che oggi ritornano in una versione ripulita che permette, come già successo con Crash Bandicoot lo scorso anno, di rivivere la propria infanzia con una grafica molto più godibile ed al passo con i tempi, donandoci una buona conversione dei giochi che hanno segnato la nostra infanzia, in tutta la sua innocenza.

Di altra pasta invece Sekiro:Shadows Die Twice,  se al primo sguardo ricorda Tenchu – giusto per continuare a citare titoli della prima Playstation -, nell’anima è un action game molto tecnico con elementi Stealth; chi pensava all’ennesimo Dark Souls, con un’ambientazione nel medioevo giapponese, si sbaglia di grosso, ci troviamo difronte ad un gioco totalmente diverso, molto veloce e frenetico e con una forte componente Stealth.
La presenza di un rampino con cui scappare, scalare pareti e attaccare dall’alto i nemici spazza via ogni dubbio sulla sua origine “soulsiana” portando con se un gioco dall’ambientazione affascinante e dal gameplay decisamente stratificato, che permette molteplici approcci ai nemici, la collaborazione fra From Software e Activision ha davvero fatto faville, promettendo uno dei titoli più interessanti del prossimo anno.

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