Il primo lunedì senza Sergio Marchionne coincide con una giornata nera in Borsa per tutti i titoli del gruppo e con le dimissioni di Alfredo Altavilla, responsabile di Fca per l’area Emea. Due notizie non buone, anche se in un certo senso preventivabili. La galassia Agnelli ha aperto in forte calo all’indomani del cambio al vertice dettato dalle condizioni di salute di Sergio Marchionne ritenute “irreversibili dopo un intervento chirurgico. Il manager, ricoverato a Zurigo, non potrà tornare a lavoro e il gruppo, dopo un cda d’urgenza, ha definito la successione ai vertici della società. Ferrari in apertura ha segnato una flessione del 5,05 per cento, Cnh Industrial ha lasciato sul terreno il 4,26, Fca il 4,18%, Exor il 4,23%. I quattro titoli hanno guidato le perdite del listino principale di Piazza Affari. La giornata, poi, si è conclusa sempre col segno meno, seppur con perdite più contenute: -1,5% per Fca, -1,7% per Cnh, -3,25% per Exor e – 4,88% per Ferrari, maglia nera del listino. Sulla falsa riga di Piazza Affari anche l’andamento a Wall Street: Fca ha chiuso a -1,76% e Ferrari a -2,5%.

Segno inequivocabile che le scelte per la successione, seppur decise nel segno della continuità, non hanno fermato i mercati, in pressione sui titoli. Nel frattempo, come detto, si è dimesso Alfredo Altavilla, responsabile del gruppo Fca per l’area Emea. E il passo indietro ha accelerato nuovamente le perdite dopo il rialzo successivo all’apertura choc. Il manager di 54 anni, nato a Taranto, era in corsa per la successione all’a.d. Sergio Marchionne. Altavilla è stato nominato chief operating officer Emea nel novembre 2012 ed è inoltre Head of Business Development e membro del Gec dal settembre 2011. Il manager è entrato nel 1990 in Fiat Auto, occupandosi di pianificazione strategica e sviluppo prodotto. Altavilla era stato chiamato in causa lo scorso anno anche per la successione all’a.d. Mauro Moretti in finmeccanica-Leonardo. Il fatto che il fondo Elliott lo abbia inserito nella lista dei consiglieri indipendenti per il cda Tim ne dimostra l’autorevolezza. Altavilla era con Marchionne in un momento chiave della storia di Fiat: quando venne chiusa con Gm la put option portando a casa 2 miliardi di dollari che furono indispensabili per il rilancio all’inizio dell’era Marchionne. Altavilla, inoltre, ha guidato Fiat Powertrain e Iveco.

Il ‘suo’ ruolo di Chief Operating Officer dell’Emea sarà assunto ad interim dal neo amministratore delegato di Fca, Mike Manley. A renderlo noto è stata direttamente Fca in un comunicato nel quale, quindi, è stata ufficializzata l’uscita dal gruppo di Alfredo Altavilla “per perseguire altri interessi professionali“. Altavilla lavorerà con Manley fino alla fine di agosto – ha spiegato Fca – per assicurare il proprio supporto durante la transizione. Le attività di Business Development a livello globale saranno riorganizzate a riporto di Richard Palmer, Chief Financial Officer e Responsabile Systems and Castings.

Articolo Precedente

Marchionne, la lettera più difficile di John Elkann ai dipendenti: “Non tornerà, nostro futuro migliore grazie a lui”

next
Articolo Successivo

Finanziaria, Di Maio: “Dovrà essere coraggiosa”. Tria: “Nei limiti di bilancio”. Ma Salvini: “Noi non siamo Monti”

next