Sulla sicurezza non bisognerebbe mai scendere a compromessi, specialmente quando si tratta di proteggere i bambini. Non importa se si sale in macchina per brevi tragitti o per poco tempo, l’imprevedibile (nonché fatale) potrebbe avvenire nel raggio di pochi metri e nell’arco di frazioni di secondo. Partendo da un primo dato statistico relativo all’anno 2015, ad esempio, si evince che il maggior numero di incidenti d’auto è avvenuto su strade urbane: ciò significa che il rischio è più alto proprio sulle tratte che la maggior parte degli utenti percorre più di frequente e, spesso, con maggiore superficialità.

Perciò, comprare o non comprare un seggiolino per bambini e, soprattutto, utilizzarlo o meno, non dovrebbero essere quesito da porsi: secondo i dati riportati dall’Istat, infatti, nel 2014 si sono registrati 62 decessi dovuti proprio al mancato uso del seggiolino. In Italia, poi, solo il 48% dei bambini è trasportato in condizioni di sicurezza: maggiormente al nord del Paese, nel 60% dei casi, molto meno al sud, dove si tocca appena il 17%. Se usati correttamente, i seggiolini possono aumentare addirittura del 75% la possibilità di salvezza del bambino.

Il problema, però, non risiede solo nell’uso o meno del sistema, ma pure nel suo corretto utilizzo. A tal proposito la Cybex, azienda tedesca che si occupa di produrre dispositivi di sicurezza per bambini, ha rilasciato un vademecum degli errori da non commettere nei confronti dei più piccoli: il primo è di tenerli in braccio durante la marcia del veicolo anziché assicurarli al seggiolino. Poi, ancora, non usare la cintura di sicurezza, fattore che può rivelarsi fatale anche alle basse velocità in caso di impatto. Infine, installare i cosiddetti ‘ovetti’ sul sedile del passeggero anteriore e scegliere un seggiolino non adatto all’età o alla statura dei bambini. Non a caso, è di fondamentale importanza la posizione in cui questi vengono installati: a seguito dei risultati ottenuti nei crash test, la posizione più sicura è risultata essere quella opposta alla direzione di marcia, che potrebbe ridurre per l’80% il rischio di traumi in caso di impatto frontale.

Infine, imparare ad acquistare il prodotto sicuro leggendone l’etichetta. Il seggiolino, come il casco per chi va in moto, è un prodotto soggetto ad un’omologazione specifica: dal primo gennaio 2017 la normativa prevede che l’etichetta riporti l’indicazione ECE-R44-04, ECE-R44-03 e iSize (UN R129). Ciò comporta che tutti i prodotti con etichette ECE-R44-01 e ECE-R44-02, risalenti a prima del 1995, sono ormai fuori legge e, pertanto, vietati. Non solo: le nuove regole impongono che i seggiolini vengano usati obbligatoriamente fino ai 12 anni di età e siano scelti in base all’altezza e al peso del bambino e non più solo in riferimento alla sua età.

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