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Fisco, manager Google chiede di patteggiare nell’inchiesta su evasione: gruppo ha già versato 306 milioni

Le posizioni di altri quattro manager indagati sono state stralciate in vista dell’archiviazione. Sull'istanza di patteggiamento dovrà decidere il gip
Fisco, manager Google chiede di patteggiare nell’inchiesta su evasione: gruppo ha già versato 306 milioni
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L’indagine per cinque manager di Google era stata chiusa due anni fa. Oggi Graham Law, attraverso i legali dello studio Severino, ha raggiunto, dopo una lunga trattativa, un accordo con la Procura di Milano per patteggiare un pena convertita in una multa di alcune decine di migliaia di euro nell’inchiesta su una ipotizzata evasione fiscale del colosso californiano che ha già versato al Fisco 306 milioni di euro dopo una transazione. Le posizioni di altri quattro manager indagati sono state stralciate in vista dell’archiviazione. Sull’istanza di patteggiamento dovrà decidere il gip.

Law è stato legale rappresentante e consigliere del cda di Google Ireland dal 2009 al 2013 con delega alla firma dei bilanci, ma anche direttore finanziario del colosso di Mountain View per l’area Emea (Europa, medio Oriente e Africa) e componente del cda di Google Italy dal 21 maggio 2007 al 11 marzo 2010. Nell’inchiesta del pm di Milano Isidoro Palma e del procuratore Francesco Greco al colosso californiano è stato contestato di aver sottratto all’Erario italiano, tra il 2009 e il 2013, 98,2 milioni di euro di imponibili Ires, grazie a uno schema elusivo che ha coinvolto una serie di società dislocate tra Irlanda, Paesi Bassi e Bermuda. Una vicenda per la quale il gruppo di Mountain View nel maggio dello scorso anno ha già fatto pace con il Fisco e ha versato 306 milioni all’Agenzia delle Entrate, considerando tutte le pendenze tributarie aperte e andando a sanare anche situazioni che si riferiscono a 15 anni fa.

L’inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi a carico dei cinque manager di Google era stata chiusa oltre 2 anni fa, nel febbraio 2016, e poi si è aperta prima la lunga trattativa tra il gruppo e l’Agenzia delle Entrate e poi quella tra le difese degli indagati e la Procura, seguendo uno schema ormai classico, perché già visto, ad esempio, nell’inchiesta milanese su una presunta evasione fiscale di Apple. Nel frattempo anche Amazon ha raggiunto di recente un accordo con l’Agenzia delle Entrate per pagare nel complesso 100 milioni di euro per chiudere le controversie relative ai pagamenti di imposte del periodo 2011-15. E l’inchiesta penale si potrebbe avviare, pare, verso l’archiviazione. Infine, la Gdf di Milano ha calcolato in circa 300 milioni di euro la presunta evasione contestata a Facebook e anche su questo fronte si prevede il solito meccanismo di trattative sul piano tributario e su quello penale.

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