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Frosinone, condannato per violenza e resistenza. Ma nigeriano non può essere espulso perché richiedente asilo

Protagonista un nigeriano di 20 anni, che, mercoledì mattina a Frosinone, dopo aver dato in escandescenze in un ufficio postale ha malmenato uno dei carabinieri intervenuti, scaraventandolo a terra e facendogli perdere conoscenza.
Frosinone, condannato per violenza e resistenza. Ma nigeriano non può essere espulso perché richiedente asilo
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Arrestato, processato, condannato per direttissima a due anni e mezzo di reclusione e poi, come prevede la norma, rimesso subito in libertà perché richiedente asilo. Protagonista un nigeriano di 20 anni, che, mercoledì mattina a Frosinone, dopo aver dato in escandescenze in un ufficio postale ha malmenato uno dei carabinieri intervenuti, scaraventandolo a terra e facendogli perdere conoscenza. Ieri il processo per direttissima: trattandosi di un richiedente asilo, non potrà essere espulso.

Il ragazzo era andato ieri all’ufficio postale di via Fosse Ardeatine, per prelevare denaro con la sua Postepay. Il conto, però, era vuoto e a quel punto ha aggredito il direttore delle Poste, prendendo a calci la vetrata dell’ufficio, seminando il panico tra gli utenti in fila. Poi è scappato facendosi largo per strada con una sbarra di ferro. A bloccarlo poco distante sono stati alcuni carabinieri che lo hanno arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il carabiniere aggredito è stato soccorso: i medici gli hanno dato una prognosi di 25 giorni.

“Avendo problemi con il bancomat, Godsent Harmony, nigeriano ventenne, ieri a Frosinone ha pensato bene di aggredire gli impiegati dell’ufficio postale e di mandare all’ospedale un Carabiniere, tentando anche di colpirlo con una spranga. Processato, è stato condannato ma subito rimesso in libertà, e non può essere espulso perché “richiedente asilo”. Roba da matti. Ma la musica presto cambierà!” ha scritto su Facebook il segretario della Lega, Matteo Salvini.

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