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Governo, Renzi: “Da Lega e M5s promesse folli e irrealizzabili”. Martina: “Faranno il governo dei debiti”

L'ex segretario del Partito Democratico, all'indomani dell'apertura del tavolo per stendere il contratto di governo, scrive su Facebook: "Hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno. Perché la democrazia non è uno scherzo e dopo questa esperienza sarà chiara a tutti la differenza tra l'estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle riforme"
Governo, Renzi: “Da Lega e M5s promesse folli e irrealizzabili”. Martina: “Faranno il governo dei debiti”
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“Devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze: riusciranno a fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680€ netti al mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi farà la fila per il reddito di cittadinanza?”. All’indomani dell’apertura del tavolo LegaM5s sulle convergenze per un programma di governo, Matteo Renzi su Facebook insiste sulle promesse fatte in campagna elettorale da Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Promesse sulle quali, scrive, “hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno. Perché la democrazia non è uno scherzo e dopo questa esperienza di governo giallo-verde sarà chiara a tutti la differenza tra l’estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle riforme”. Un concetto condiviso anche da Maurizio Martina che ricorda come “al nord hanno promesso ‘meno tasse per tutti’, al sud ‘più sussidi per tutti’. Troppo facile così”. Adesso, è l’appunto del segretario reggente del Pd, “che si impone la realtà temo che Lega e Cinque Stelle faranno solo il governo dei debiti. E scaricheranno le loro promesse sulle generazioni future“.

Per questo, Renzi ribadisce il no alla fiducia del Partito democratico. “Teniamoci in contatto, amici, perché non sarà uno scherzo nemmeno la nostra opposizione, durissima. Diremo con forza NO quando si tratterà di dare la fiducia al Governo”. L’ex segretario del Pd si chiede se “proveranno davvero a rimpatriare 600mila persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare le grandi opere” e se “avranno la forza di cancellare Jobs Act, Buona Scuola, le nostre leggi sui diritti civili e sociali“. Su tutto questo, preannuncia una battaglia dura in Aula: “Ma a differenza di altri lo faremo rispettando sempre le istituzioni e il governo della Repubblica – spiega – Perché noi siamo diversi da chi insulta, da chi odia, da chi illude. E lo dimostreremo anche dall’opposizione. Coraggio amici. Ci aspetta una strada lunga, facciamola insieme”.

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