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Governo, si torna al voto. Cosa abbiamo imparato da questi, non inutili, due mesi

Governo, si torna al voto. Cosa abbiamo imparato da questi, non inutili, due mesi
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Bene! Bravi! Bis! Permanendo il mexican standoff, fallito l’utilizzo del decanter del Quirinale, si torna alle urne o a luglio, o a settembre, o a dicembre. Che cosa abbiamo capito e che cosa abbiamo imparato da questi, non inutili, due mesi?

1. C’è una forza politica che ha rinunciato ad andare al governo, forse perfino a guidarlo perché non intende sedere nella stessa barca con Silvio Berlusconi. Mica una roba da ridere. L’ultimo a pronunciarsi contro il principale esponente dello schieramento a noi avverso fu Prodi, che pagò, venendo due volte abbattuto dai principali esponenti dello schieramento a noi amico. Gli altri invece hanno sempre avuto la guardia bassa. Dal tentativo Maccanico del ’96, alla Bicamerale, dai governi insieme, ai Nazareni, alle Riforme, al verdinume, una volta vinte o non perse le elezioni il piegamento verso Arcore scattava quasi naturale. Anche i 5 Stelle ci sono andati vicinissimi, ma la fortuna li ha salvati in limine mortis.

2. C’è un leader populista pronto a spezzare le catene d’Europa ma incapace di spezzare quelle che lo legano a colui che, nel frattempo, è diventato il delinquente naturale, espulso dal Parlamento e, allo stato attuale dei processi, per lo meno destinatario delle trattative stragiste dei mafiosi. Tutta roba ingoiata senza neppure un cucchiaino di antiacido. Ma, soprattutto, che lo legano ad uno che pur di rimanere a galla si aggrappa a Juncker, alla Merkel e, se dovesse servire, a Macron, oltre che al bullo di Riano. Se tanto mi dà tanto Matteo Salvini ce l’ha duro come Umberto Bossi. Chissà come si dirà Tsipras in lombardo.

3. C’è un partito che partecipa al gioco elettorale solo se governa lui, altrimenti prende qualche milione di voti e li congela senza scegliere. Non facendo opposizione agli altri ma a se stesso. Né aderire né sabotare, né con lo Stato né con le Brigate rosse, tra Hitler e Stalin me ne lavo le mani, Franza o Spagna purché se magna, Gesù o Barabba fatemi sapere che io ho una partita alla playstation con Orfini. La domanda da rivolgere agli elettori di questo partito è un po’ quella che si pongono i sottoscrittori di Bot a tasso negativo. Che li compro a fare? Che li votate a fare?

4. Questi sono gli attori, questa la piece. I comprimari, quelli che entrano per dire “la cena è servita” non li prendiamo nemmeno in considerazione. Il bis ce lo concedono. Quindi adesso ritocca a voi. Meditate, gente, meditate.

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