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Igor il russo non risponde ai magistrati. “Comportamento cinico e sprezzante”. Il procuratore: “Presto il rinvio a giudizio”

Trasferta degli inquirenti italiani a Saragozza, ma Norbert Feher si avvale della facoltà di non rispondere. Il procuratore di Bologna: "Acquisti elementi utili all'indagine". Imponenti le misure di sicurezza nel breve tragitto dalla cella all’aula
Igor il russo non risponde ai magistrati. “Comportamento cinico e sprezzante”. Il procuratore: “Presto il rinvio a giudizio”
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Norbert Feher ha deciso di non rispondere ai magistrati italiani e ha avuto un comportamento “cinico e sprezzante” durante l’interrogatorio in carcere a Saragozza con gli inquirenti. Per il killer serbo, conosciuto come Igor il Russo, ha annunciato il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, verrà “probabilmente” chiesto il processo immediato. In ogni caso, ha detto il capo della procura emiliana, “lo manderemo a giudizio a brevissimo”.

La trasferta, ha spiegato, è stata comunque “utile”. In particolare dalla Guardia Civil sarebbero stati acquisiti elementi sul tema dei possibili complici di Igor, che saranno valutati in ordine alla possibilità di contestare il favoreggiamento per fatti commessi in Italia. Imponenti le misure di sicurezza: nel breve tragitto dalla cella all’aula, dove si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stato scortato da tre agenti con giubbotti ‘anti-lesioni’ che lo tenevano ammanettato.

Norbert Feher è stato arrestato in Spagna lo scorso 15 dicembre, dopo un conflitto a fuoco avvenuto vicino a Saragozza, nella quale sono morte tre persone. Due delle vittime erano agenti della Guardia Civil, mentre il terzo era un testimone che accompagnava gli agenti nella ricerca di un uomo che il 5 dicembre aveva assaltato una fattoria e aveva ferito due persone. Al momento della cattura, Igor era vestito in uniforme e pesantemente armato. 

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La scorsa primavera, Feher si era reso protagonista dell’omicidio del barista di Budrio Davide Fabbri e della guardia volontaria Valerio Verri durante il suo tentativo di fuga. L’uomo era riuscito a ‘scomparire’ nelle campagne emiliane, facendo perdere le proprie tracce nonostante l’imponente caccia all’uomo che aveva impegnato centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Dopo 8 mesi, l’uomo era ricomparso in Spagna, dove – secondo le sue rivelazioni agli inquirenti spagnoli – sarebbe arrivato in bicicletta.

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