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Roberto Spada, chiesto rinvio a giudizio per l’aggressione al giornalista di Nemo

L'ex pugile e il suo presunto complice del Puerto sono accusati di lesioni e violenza privata aggravate dal "metodo mafioso". L’udienza davanti al gup è fissata per il 23 gennaio. I fatti risalgono al 7 novembre scorso ad Ostia, quando dopo una domanda su Casapound, Spada ha sferrato una testata a Daniele Piervincenzi e poi ha inseguito lui e il cameraman
Roberto Spada, chiesto rinvio a giudizio per l’aggressione al giornalista di Nemo
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I pm di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio per Roberto Spada, l‘ex pugile arrestato dopo l’aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi e al cameraman Edoardo Anselmi del programma Rai “Nemo”. Spada è accusato di lesioni e violenza privata aggravate dall’utilizzo del “metodo mafioso e dai futili motivi insieme a Ruben Nelson Alvez del Puerto, il 29enne uruguaiano identificato in un secondo momento e presente durante l’intervista. I fatti risalgono al 7 novembre scorso, quando i giornalisti Rai sono andati a Ostia per intervistare Spada. Dopo una domanda su Casapound, l’ex pugile ha sferrato una testata a Piervincenzi e subito dopo, insieme al 29enne, ha inseguito i due armato, secondo i magistrati, anche di un “manganello”. L’udienza davanti al gup Maria Paola Tomaselli è fissata per il 23 gennaio.

La testata sferrata da Spada ha causato a Piervincenzi la rottura del setto nasale. Arrestato pochi giorni dopo l’aggressione, davanti al gip Anna Maria Fattori, l’esponente dell’omonimo clan ha detto di esser stato provocato e ha aggiunto che il giornalista, dentro la palestra, avrebbe fatto riferimento alla “separazione del fratello in quanto maltrattava la moglie”. Per i pm della Dda, Giovanni Musarò e Ilaria Calò, si tratta di una “condotta idonea ad esercitare sui soggetti passivi quella particolare coartazione e quella conseguente intimidazione propria delle organizzazioni mafiose“. I due si trovano nelle carceri di massima sicurezza di Tolmezzo (Spada) e di Nuoro (del Puerto).

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