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Terrorismo, “salafita tra i migranti”: 25enne tunisino rintracciato a Milano ed espulso

Si tratta di un tunisino 25enne che una serie di accertamenti investigativi hanno identificato come un soggetto inserito in una lista di salafiti che potevano essersi allontanati recentemente dalla Tunisia per raggiungere l’Europa
Terrorismo, “salafita tra i migranti”: 25enne tunisino rintracciato a Milano ed espulso
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È il novantunesimo cittadino straniero espulso dal ministro dell’Interno, ma quella di oggi del Viminale sembra un’azione diversa dalle altre. Nei casi precedenti si trattava di persone presenti in Italia da tempo, che si erano radicalizzate o avevano avuto contatti anche indiretti con autori di stragi in nome di Isis. In questo caso invece l’uomo era arrivato da poco dalla Tunisia. Il warning però era arrivato da tempo alle forze di polizia italiane: prestare massima attenzione agli sbarchi provenienti dal paese nordafricano, che hanno subito un’impennata nelle ultime settimane. A tentare la fuga verso l’Europa potrebbero infatti esserci anche militanti jihadisti. Uno di loro, Abdelhak Ben Makhlouf Aouini, arrivato in Italia via mare, è stato rintracciato a Milano ed espulso oggi con volo diretto verso Tunisi.

Si tratta di un tunisino 25enne che una serie di accertamenti investigativi hanno identificato come un soggetto inserito dalle autorità africane in una lista di salafiti che potevano essersi allontanati recentemente dalla Tunisia per raggiungere l’Europa. Ricevuta l’indicazione, l’Antiterrorismo italiano ha emanato nei suoi confronti una nota di rintraccio in banca dati e diramato una circolare di allertamento agli uffici periferici.

L’uomo, informa il Viminale, “è stato quindi rintracciato a Milano il 25 ottobre scorso da un equipaggio della Polizia di Stato nel corso di una mirata attività di controllo del territorio” e trattenuto nel Centro per rimpatri di Torino. Oggi è avvenuta l’espulsione. Sulla possibile infiltrazione di estremisti islamici tra i migranti in partenza dalle coste tunisine c’è dunque un supplemento di attenzione. Contatti sono in corso tra le forze di polizia dei due Paesi per identificare soggetti pericolosi. E, il mese scorso, una riunione del Comitato tecnico italo-tunisino sulla sicurezza al Viminale ha concordato il raddoppio del numero di rimpatri da fare ogni settimana con voli verso Tunisi: 80. In questo caso, però, non si tratta di espulsioni per “motivi di sicurezza nazionale” come avvenuto per Aouini. Con quest’ultima, salgono a 223 le espulsioni eseguite dall’1 gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso.

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