Fava e Cancelleri contro Musumeci sul tema degli impresentabili. Micari timido sul tema della sinistra divisa, che “favorisce il centrodestra”. La Rosa da solo, sostanzialmente ignorato quando non additato come “piccolo”. E’ andato in onda a in Mezz’ora in più di Lucia Annunziata il primo confronto tra i cinque candidati alla presidenza della Regione siciliana: Roberto La Rosa (indipendentisti Siciliani liberi), Nello Musumeci (centrodestra), Giancarlo Cancelleri (M5s), Claudio Fava (sinistra) e Fabrizio Micari (centrosinistra). Aspiranti alla poltrona da governatore di una Sicilia che “secondo la Ue è 237ma su 263 regioni per competitività in Europa”. Che ha 644mila cittadini “iscritti all’Aire quando la Campania ne ha metà”. E la cui Regione ha 1692 dirigenti e 28mila dipendenti, 5 volte quelli della Lombardia”, premette la conduttrice.

Dopo una breve e fiacca introduzione dei candidati affidata agli stessi dalla Annunziata, il dibattito si scalda finalmente quando sul tavolo arriva il tema degli impresentabili nelle liste: “C’è un problema che va al di là delle prescrizioni di legge – premette il candidato de I Cento Passi – a Catania c’è un candidato nelle liste a sostegno di Musumeci che si chiama Riccardo Pellegrino, senza macchia sul certificato giudiziario ma che intercettato diceva ‘quanto erano belli i tempi in cui gli idoli mafiosi come i Santapaola governavano a Catania’”.

“Sono stato il primo a porre il tema degli impresentabili – si difende il candidato del centrodestra – gli impresentabili sono in tutte le liste. Pellegrino è candidabile dal punto di vista della legge, ma io lui e tutti gli altri impresentabili non li vorrei. Bisogna cambiare le leggi sulla candidabilità”. Un’argometazione cui Fava replica: “Gli impresentabili te li sei messi in lista tu. Pellegrino non avresti dovuto candidarlo tu, e te ne saresti dovuto andare nel momento in cui te lo hanno imposto. Io avrei detto ‘o lui o io'”.

Archiviato lo scontro fava-Musumeci, inizia quello tra quest’ultimo e Cancelleri: “Musumeci fa come Ponzio Pilato e se ne lava le mani – attacca l’esponente del M5s – ha candidato indagati e arrestati, uomini di Cuffaro, di Genovese di Lombardo. Ha impresentabili anche nella sua lista. Le nostre liste sono pulite. Nelle Musumeci ha perso credibilità, ha rinnegato la sua storia”. “L’unico imprensentabile è Cancelleri, che ha commesso un falso nel preparare le primarie“, replica Musumeci. Che poi fornisce la sua versione sulle modalità di compilazione delle liste: “Mi sono candidato, ma ho saputo dai giornali i componenti delle mie liste. Lo dice la legge, la stessa presidente Bindi (della Commissione parlamentare antimafia, ndr) dice che va cambiata”. “Bastava cercare su Google per capire che alcuni sono condannati”, la replica del candidato grillino. A quel punto Micari prova a segnalare la propria presenza attaccando Musumeci: “Si è candidato per la terza o la quarta volta e ha dovuto accettare compromessi. Anche nelle liste di Salvini ci sono impresentabili”.”Se viene eletto, garantisce che non metterà candidati in giunta?”, domanda a quel punto Annunziata: “La squadra la formo io – risponde il candidato del centrodestra – non tradirei mai la fiducia dei siciliani”.

E il povero La Rosa, l’indipendentista di Siciliani liberi? Dimenticato per quasi tutta la puntata, quando mancano pochi minuti alla fine prova a lamentarsi della scarsa considerazione e la padrona di casa lo neutralizza con un poco ospitale “Lei è così piccolo che avrei potuto anche non invitarla”.

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