Il mondo FQ

Bombe italiane all’Arabia Saudita, il parlamento respinge le mozioni per fermarle

Bombe italiane all’Arabia Saudita, il parlamento respinge le mozioni per fermarle
Icona dei commenti Commenti

Secondo il rapporto annuale sullo Yemen dall’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, degli oltre 10mila morti civili causati dal conflitto iniziato nel marzo 2015 1120 erano bambini, cui va aggiunto un numero ancora maggiore di feriti: 1541.

La maggior parte di queste vittime è stata causata dagli attacchi aerei della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita. Come quello del 25 agosto, una strage di bambini, grazie a una bomba made in Usa sganciata di notte contro un quartiere della capitale Sana’a.

All’Arabia Saudita, contrariamente a quanto chiesto da molte associazioni, la settimana scorsa la Camera dei deputati ha deciso che l’Italia può continuare a fornire le bombe prodotte in Sardegna dalla Rwm. Almeno fino a quando non sarà istituito un formale embargo internazionale.

Ci si adeguerà “immediatamente” – come recitano le mozioni presentate da Lia Quartapelle Procopio (Pd), Valentina Vezzali (Sc, Ala, Maie) e Bruno Archi (Fi) – solo dopo l’adozione di “prescrizioni e divieti” in tal senso da parte dell’Onu o dell’Unione europea.

Respinte invece le mozioni presentate da Marcon, Duranti e altri (Sinistra italiana e Articolo 1-Mdp) e da Corda e altri (M5S), che chiedevano che il parlamento italiano esprimesse una posizione almeno coerente con le risoluzioni già adottate da quello europeo.

Per altri particolari sul dibattito parlamentare e sull’incoerenza di formazioni politiche che in Italia, sullo stesso tema, votano diversamente che in Europa, invito a leggere questo approfondimento di Giorgio Beretta.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione