Banche venete, il decreto è legge con la fiducia. Il Movimento 5 Stelle lancia false banconote da 500 euro in aula
Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto sulle banche venete, per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia. I sì sono stati 148, i no 91, nessun astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa così legge. Durante le dichiarazioni di voto, come a Montecitorio, c’è stato caos in Aula, con i 5 Stelle che hanno lanciato finte banconote da 500 euro urlando “Ladri! Vergogna!” rivolti verso i banchi del Pd. Al termine del suo intervento il senatore M5S Enrico Cappelletti ha urlato: “Vi siete presi tutto, prendetevi anche questi!”. Il presidente di turno Gasparri li ha richiamati all’ordine.
Il decreto dispone la liquidazione di Pop Vicenza e Veneto Banca e la vendita a Intesa Sanpaolo, al prezzo simbolico di un euro, di tutti gli attivi. Vengono azzerate azioni e obbligazioni subordinate dei due istituti secondo la procedura di burden sharing, cioè condivisione degli oneri. Sono previsti indennizzi solo per i piccoli risparmiatori titolari di bond. Lo Stato sostiene nell’immediato un onere di quasi 5 miliardi a sostegno della banca guidata da Carlo Messina ma, considerando anche le garanzie, impegna per l’operazione circa 17 miliardi.