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Papa Francesco a Modena, segnalate due finte suore che vendono biglietti per la messa

Alcuni testimoni hanno raccontato alla Polizia e alla diocesi di aver incontrato o fatto entrare in casa due presunte religiose che, dopo essersi presentate con una immagine della Madonna in mano, hanno chiesto denaro per le celebrazioni del Pontefice del prossimo 2 aprile
Papa Francesco a Modena, segnalate due finte suore che vendono biglietti per la messa
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Per sentire e vedere il Santo Padre non si paga un biglietto, anche se a chiederlo sono due sedicenti suore. La precisazione è d’obbligo, soprattutto a Carpi, la cittadina in provincia di Modena dove il prossimo 2 aprile arriverà Papa Francesco. Una visita pastorale, la prima in Emilia dopo la sua elezione, in occasione della riapertura del Duomo, danneggiato dal sisma che nel maggio 2012 colpì la città e tutta la Bassa modenese. Mercoledì 22 marzo infatti sono arrivate delle segnalazioni sia alla Polizia municipale che alla Diocesi, perché due donne che si spacciavano per religiose, con una immagine della Madonna in mano, andavano chiedendo offerte e chiedevano di entrare in casa spiegando di potere offrire in cambio degli inviti e dei biglietti per seguire la visita del Pontefice. Ma probabilmente si trattava nient’altro che di una truffa, messa in piedi dalle due finte suore ‘bagarine’, per raggirare qualche fedele. Di questi tempi infatti nel centro emiliano non si fa che parlare della visita di Francesco e di quella, il 25 marzo, del suo Segretario di Stato Pietro Parolin che celebrerà la prima messa nel santuario appena restaurato.

“Erano le 11 circa – ha spiegato una donna residente in via Anna Frank alla Gazzetta di Modena – quando qualcuno ha suonato alla porta. Erano due donne: hanno molto insistito perché le facessi salire ed entrare nell’appartamento. Dicevano di dovermi lasciare un invito riguardo un evento religioso”. La Polizia municipale ha subito dirottato una pattuglia nella zona, ma le due sedicenti suore, erano già riuscite, come per miracolo, a sparire.

Così è stata la stessa Diocesi, retta dal vescovo Francesco Cavina, a mettere in guardia e a precisare “di non aver autorizzato alcuna persona, né laico, né sacerdote, né religioso o religiosa, a chiedere denaro con visite a domicilio in vista degli eventi riguardanti la riapertura della Cattedrale di Carpi, prevista per il prossimo 25 marzo, e la visita di Papa Francesco, prevista per il prossimo 2 aprile”. Poi l’invito, a chiamare le forze dell’ordine “nel caso si riscontrino episodi del genere”. Per potere assistere alla celebrazione della Messa della mattina nella enorme Piazza Martiri, non servirà alcun ticket: basterà armarsi di buona volontà e arrivare presto (entro le 9:30) soprattutto se si vuole trovare qualche posto a sedere.

Il 2 aprile il Papa non farà tappa solo a Carpi. Sarà anche nella vicina Mirandola, che fu l’epicentro di una delle più forti scosse di terremoto e che vide semidistrutto il suo Duomo. Il Papa si fermerà proprio davanti alla chiesa ancora inagibile e ai suoi cantieri, poi si recherà a San Giacomo Roncole, per visitare il monumento che ricorda le 29 vittime del terremoto di cinque anni fa.

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