“Trump è solo una tappa dell’aumento del desiderio di autorità e di concentrazione di potere che attraversa il mondo negli ultimi 15 anni”. Paventa scenari autoritari l’ex premier ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, ospite a Bologna, per la presentazione dell’ultimo libro di Alan Friedman “Questa non è l’America”. Parla di una vera e propria “infezione“, per cui ci sono nelle nostre società sempre meno anticorpi. Cita la Cina, l’India, la Russia, la Turchia, come paesi in cui il potere degli uomini al comando negli ultimi anni aumenta a dismisura: “Putin è cambiato radicalmente, io lo conosco da molti anni. Come è cambiato Erdogan: non dimentichiamoci che lo abbiamo accolto come quello che ci portava una Turchia democratica fuori dal controllo dell’esercito”. Poi cita anche i partiti europei che lui definisce populisti: “Vediamo come naturale che in tutti i partiti polpulisti il capo sia assolutamente indiscusso: Le Pen, Grillo e altri. Io vedo una diminuzione dell’influenza del popolo”’

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