L’istituzione di uno sportello anti evasione fiscale e l’assistenza psicologica obbligatoria per i figli di coppie separate, la sostituzione degli ordini professionali con appositi registri e la semplificazione delle norme relative al pagamento dei tributi. Sono alcune delle 93 nuove proposte di legge avanzate dagli iscritti del Movimento 5 Stelle e pubblicate su Rousseau, il sistema operativo del M5s lanciato nell’aprile del 2016. Gli iscritti al Movimento potranno visionare le proposte e quindi votare quelle che considerano migliori. Le due proposte che riceveranno più preferenze saranno quindi sottoposte all’attenzione di senatori e deputati grillini che le trasformeranno in appositi disegni di legge da depositare in Parlamento. È la quarta volta che le proposte di legge degli iscritti vengono messe ai voti sul blog di Grillo. La prima occasione arrivò nel maggio del 2016, quando approdarono in rete 129 proposte: alla fine finirono in Parlamento quella sull’introduzione del vincolo di mandato e quella per la riapertura delle case chiuse.  Tra ottobre e dicembre, poi, altre 200 proposte vennero avanzate dagli attivisti pentastellati: tra queste spiccano quella per vietare la doppia pensione dei sindacalisti e la revisione costituzionale per fare esprimere i cittadini sui trattati internazionali.
Anche questa volta tra le 93 proposte pubblicate su Rousseau si trova praticamente di tutto. Da quella per “impedire la perdita di sovranità nazionale sulle terre acquistate da compagnie o società straniere”, avanzata da Claudia Durso di Prato, al “divieto di utilizzo di stoviglie non biodegradabili in esercizi pubblici e manifestazioni”, proposto dallo studente Fabrizio Pescara. L’imprenditrice toscana Benedetta Mazzini propone il “salva bimbo a bordo“, cioè l’uso obbligatorio di dispositivi che segnalano la presenza di bambini in auto, mentre Antonio Pierri vuole rendere obbligatorio nei comuni “un referendum consultivo in caso di realizzazione di una discarica sul territorio comunale“. C’è poi il 19enne Vincenzo Mirra che vuole modificare “la parte II, titolo II della Costituzione”, in modo da “eleggere il Presidente della Repubblica a suffragio universale diretto, mettendo anche un limite ai mandati presidenziali” e abbassando “il limite di età per essere eletti a tale carica”.

Le proposte però, come detto, sono dirette a ogni settore, e in qualche caso puntano proprio a riformare un intero ambito: dalla sicurezza sul lavoro alle fondazioni lirico sinfoniche fino all’adeguamento delle leggi sull’affidamento dei figli. Rosa Maria Ballarini vuole “rendere obbligatorio un contributo mensile di parlamentari, consiglieri e funzionari politici” per la ricostruzione e la messa in sicurezza del Paese”, mentre Antonio Pierri vuole introdurre la “decadenza per assenza” per i parlamentari. E c’è anche chi come Andrea Tallarico vuole spostare “l’ora legale un’ora avanti anziché un’ora indietro”. Il motivo? “Le imprese – spiega – ora funzionano giorno e notte, non ha più senso spostare le lancette un’ora indietro per il risparmio energetico. Spostandole un’ora avanti ne gioverebbero le famiglie e gli individui godrebbero di un’ora in più di luce il pomeriggio da dedicare al tempo libero e agli affetti”.

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