“Finché non ci sarà una cura, la vita è la nostra sfida”, questo lo slogan che accompagna il video della Parkinson’s NSW, un’associazione australiana che si occupa della lotta e cura del morbo di Parkinson. La provocazione arriva attraverso il famoso Mannequin Challenge in cui le persone si filmano completamente immobili nelle azioni quotidiane. Cosa impossibile per i malati di Parkinson e il loro Mannequin Challenge “mosso” vuole sensibilizzare il pubblico.
Curiosità - 4 Gennaio 2017
Mannequin Challange, la provocazione dei malati di Parkinson: “E’ la vita mossa la nostra sfida”
La Playlist Curiosità
- 12:34 - Mo: Provenzano (Pd), 'Ue ha il dovere di reagire con coraggio per la pace'
Roma, 14 ott (Adnkronos) - "Da Gaza ancora immagini di orrore senza fine, senza limite. Le tende degli sfollati palestinesi in fiamme, i bruciati vivi. Con l’invasione del Libano, gli attacchi israeliani a Unifil e i razzi di Hezbollah siamo in una guerra ormai regionale, senza controllo. L’Europa ha il dovere di reagire con coraggio, per difendere l’Onu e il diritto internazionale, e di esigere un cessate il fuoco che riapra la prospettiva di una soluzione politica, l’unica che davvero può garantire pace e sicurezza". Lo dice Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito democratico.
"L’Italia intanto faccia la sua parte fino in fondo, sostenga con convinzione gli appelli all’embargo di armi a Israele e riconosca lo Stato di Palestina, prima che sia troppo tardi”, aggiunge Provenzano.
- 12:26 - Milano: Riesame su Hydra, 'c'è sodalizio tra mafie, ogni gruppo mantiene suo Dna'
Milano, 14 ott. (Adnkronos) - Il collegio del Riesame di Milano ha ritenuto "ampiamente dimostrato che il sodalizio contestato abbia fatto effettivo, concreto, attuale e percepibile uso - anche con metodi violenti o minacciosi - della forza di intimidazione nella commissione di delitti come nella acquisizione del controllo e gestione di attività economiche, che sono propriamente gli ambiti di attività che, secondo il parametro normativo, tipizzano la natura mafiosa del gruppo". E' questo l'esito, comunicato in una nota dal presidente del tribunale di Milano Fabio Roia, sul Riesame chiesto dalla procura in merito all'inchiesta milanese ribattezzata Hydra.
Il sodalizio "partecipato (a vari livelli) da soggetti di diversa provenienza mafiosa e con un ambito operativo si connota indubbiamente in termini mafiosi" per il collegio del Riesame. In sintesi "si può ritenere che singoli soggetti anche appartenenti alle mafie cosiddette storiche abbiano costituito una associazione di stampo mafioso non configurabile però né come una confederazione di mafie, né come una 'supermafia' avendo trasferito nel sodalizio orizzontale tutti i tratti genetici delle associazioni di appartenenza".
- 12:25 - Università, a Crotone il corso di laurea in Medicina e chirurgia Tecnologie digitali
Roma, 14 ott. (Adnkronos Salute) - Viene inaugurato oggi, 14 ottobre, a Crotone, il primo anno accademico del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia Td (Tecnologie digitali). Ad aprire la cerimonia, al Polo universitario in via Iapigi, il rettore dell'università della Calabria, Nicola Leone, e il rettore dell'università 'Magna Graecia', Giovanni Cuda. A seguire, la presentazione del corso da parte del professor Marcello Maggiolini, presidente della commissione paritetica interateneo.
A portare i loro saluti sono presenti il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, mentre le conclusioni sono affidate al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
- 12:22 - Nobel: premio Economia a Acemoglu, Johnson e Robinson per studi sulla prosperità
Stoccolma, 14 ott. -(Adnkronos) - E' incentrato sull'importanza delle istituzioni sociali il premio Nobel 2024 per l'Economia assegnato dalla Accademia Svedese delle Scienze e sostenuto dalla Banca di Svezia: il riconoscimento è andato congiuntamente a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson "per gli studi su come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità". I tre ricercatori, si sottolinea nella nota della Accademia, "ci hanno aiutato a comprendere le differenze di prosperità tra le nazioni" dimostrando "l'importanza delle istituzioni sociali per la prosperità di un paese". Infatti, "le società con uno stato di diritto scadente e istituzioni che sfruttano la popolazione non generano crescita o cambiamenti in positivo".
L'economista Acemoglu, 57 anni, nato a Istanbul, lavora al Massachusetts Institute of Technology (MIT), così come il 61enne britannico Simon Johnson, di Sheffield, mentre il 64enne britannico James Alan Robinson insegna alla Harris School of Public Policy dell'università di Chicago, dopo essere stato docente ad Harvard e Berkeley.
Nella motivazione si pone l'accento sulle ricerche fatte dai tre economisti su come le differenze nella prosperità dei paesi possono essere spiegate dalle istituzioni sociali introdotte dagli europei durante il processo di colonizzazione. Le istituzioni inclusive introdotte in paesi che erano poveri quando furono colonizzati, hanno di solito portato a una società prospera mentre le ex colonie un tempo ricche ora spesso sono povere per via di un atteggiamento meramente predatorio.
- 12:08 - Hein: "Spero che mia testimonianza sia d’aiuto"
Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - “Sono qui oggi per condividere la mia storia, in modo che possa essere d’aiuto per tante altre persone e anche per condividere un’altra prospettiva di fronte ai problemi che può vivere un ragazzo giovane”. Così Luka Hein, destransitioner originaria del Nebraska, che in queste settimane sta portando la sua storia in giro per l’Italia con il tour 'Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io', organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e svoltosi a Roma, presso il Teatro Italia, alla presenza di oltre 300 persone, nonostante si sia resa necessaria la presenza delle Forze dell’Ordine a presidiare il teatro dopo il tentativo, fallito, di boicottaggio di chi si è iscritto all’evento con nomi falsi.
La testimonianza di Luka è stata accompagnata dai saluti iniziali di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia e la moderazione di Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus; con gli interventi di Costanza Miriano, giornalista e blogger; Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile e il messaggio video di Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”.
- 12:06 - Brandi (Pro Vita e Famiglia): "Cambiare il proprio sesso non porta felicità, è grande menzogna"
Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - “Abbiamo organizzato questo evento perché ad oggi, in Italia e nel mondo, migliaia di adolescenti si chiudono nella propria camera per cercare su Google come cambiare sesso, poiché regna questa grande menzogna che si è nati nel corpo sbagliato e che si vuole essere felici bisogna cambiare il proprio sesso”. Lo ha detto il presidente di Pro Vita & Famiglia, Toni Brandi, in occasione di una delle tappe del tour 'Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io', organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e svoltosi a Roma, presso il Teatro Italia, alla presenza di oltre 300 persone, nonostante si sia resa necessaria la presenza delle Forze dell’Ordine a presidiare il teatro dopo il tentativo, fallito, di boicottaggio di chi si è iscritto all’evento con nomi falsi.
La testimonianza di Luka è stata accompagnata dai saluti iniziali di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia e la moderazione di Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus; con gli interventi di Costanza Miriano, giornalista e blogger; Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile e il messaggio video di Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma 'Regina Elena'.
“Pertanto, noi di Pro Vita e Famiglia onlus abbiamo organizzato questo tour per portare la testimonianza di Luca Hein in varie città italiane e attraverso lei dare voce a tutti gli adolescenti che hanno sofferto sulla loro pelle e psiche questo grande inganno”, conclude Brandi.
- 12:03 - Ruiu (Pro Vita e Famiglia): "Testimonianza Hein racconta storia di tanti ragazzi americani e italiani"
Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - “Abbiamo portato in Italia la testimonianza pazzesca, dolorosa, profonda e intima di Luka Hein in quanto racconta la storia di tantissimi ragazzi americani e italiani”. Sono le parole di Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia, a margine di una delle tappe del tour Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io”, organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e svoltosi a Roma, presso il Teatro Italia, alla presenza di oltre 300 persone, nonostante si sia resa necessaria la presenza delle Forze dell’Ordine a presidiare il teatro dopo il tentativo, fallito, di boicottaggio di chi si è iscritto all’evento con nomi falsi.
La testimonianza di Luka è stata accompagnata dai saluti iniziali di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia e la moderazione di Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus; con gli interventi di Costanza Miriano, giornalista e blogger; Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile e il messaggio video di Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”.
“È importante che questa donna venga ascoltata in Italia, in quanto chiede che gli adulti, siano essi professori, madri, padri o zii, prendano in mano la situazione, studiando ciò che dice la scienza e rifiutando questa ideologia gender che mina i nostri ragazzi, dicendo loro che sono nati sbagliati e che per essere amati devono modificare ferocemente il proprio corpo e il proprio essere. Sta a noi il compito di limitare e di mostrare quanto inganno c'è in questo gender”, conclude Ruiu.