“La provocazione di Rudiger dopo il primo gol? Già parlava prima della partita, due anni fa a Stoccarda vendeva calzini e cinture e adesso fa il fenomeno”. E’ questa l’offesa razzista che Senad Lulic, centrocampista della Lazio, ha pronunciato ai microfoni di Premium Sport nei confronti del difensore di colore della Roma al termine del derby vinto dai giallorossi per 2-0: decidono Strootman e Nainggolan.

“Non è colpa sua, è colpa di quelli che stanno intorno a lui e che fanno crescere un ragazzo maleducato – ha proseguito il giocatore laziale – Lasciamo stare queste provocazioni che capiteranno anche in futuro. Abbiamo fatto due errori e abbiamo perso la partita. Non dobbiamo commetterli”, questa l’analisi del bosniaco sul match. “Nel primo tempo avremmo dovuto fare almeno un gol e la gara sarebbe cambiata. Non credo però che questa sconfitta ci ridimensioni, abbiamo perso una gara dopo 9 partite utili consecutive. Il campionato è ancora lungo e i conti li faremo alla fine”, ha concluso.

Subito dopo l’intervista, la Lazio ha provato a mettere una pezza. “La società si duole di queste dichiarazioni. Chiedo scusa a nome della società e a nome di Senad Lulic. Le sue sono state dichiarazioni a caldo dopo un derby perso”, ha dichiarato Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, tornando in conferenza stampa. “I calciatori negli spogliatoi erano colpiti e abbattuti perché sentivano molto questa sfida. Vogliono reagire. Quella di Lulic – ha proseguito Diaconale – è una polemica andata oltre alle righe, ma partita dalle dichiarazioni precedenti di Rudiger. Vorrei chiudere la faccenda qui, con le nostre scuse e con quelle di Lulic”.

La partita, oltre che dalle frasi di Lulic, è stata segnata anche dalla rissa in campo dopo il gol di Strootman che ha portato in vantaggio la Roma al 63′. C’è stato un contatto fra lo stesso giocatore olandese e il centrocampista laziale Cataldi che stava svolgendo il riscaldamento. Ne è nato un parapiglia che per qualche secondo ha coinvolto tutti i giocatori e le panchine. Per fortuna è subito intervenuto l’arbitro Banti che ha riportato la calma espellendo Cataldi e ammonendo Strootman.

La notte prima del derby 5 tifosi laziali, tutti colpiti da daspo, sono stati fermati in strada nelle zone del centro e trovati in loro possesso di mazze e bastoni. Uno di loro, individuato come il detentore materiale, è stato arrestato mentre gli altri 4 sono stati denunciati e nuovamente colpiti da daspo. In tutto sono stati identificati oltre 100 ultras provenienti da Bulgaria (52), Inghilterra (20), Germania (12), Francia (7), Svezia (2), Croazia (5), Polonia (5), Spagna (11). Tutti controllati e registrati con documento e tutti in possesso di biglietti del settore nord.

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