E’ rimasta chiusa in auto, in un parcheggio, in pieno giorno, per quasi 4 ore, con temperature esterne che sfioravano i 30 gradi. La madre ha raccontato di “averla dimenticata”, forse pensando di averla già portata al nido. E invece la bambina di 18 mesi era lì. E quando è arrivata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze era già in condizioni disperate. Alla fine non ce l’ha fatta. E’ morta oggi dopo un giorno di agonia. Ora la donna potrebbe essere iscritta dal pubblico ministero Massimo Mannucci nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. E probabilmente il cadavere della bimba sarà sottoposto a un’autopsia per definire con certezza la causa di morte.

Martedì, la mamma come ogni mattina avrebbe dovuto accompagnare le figlie rispettivamente al campo solare e all’asilo nido, prima di recarsi al lavoro. E invece ha lasciato solo la più grande, di 6 anni, mentre la più piccola è rimasta in auto. Quando ha parcheggiato la macchina per andare a lavoro si è dimenticata di lei, lasciandola nell’abitacolo della vettura trasformatosi in breve in un ‘forno’ a causa delle elevate temperature di questi giorni. Quando, intorno all’ora di pranzo, la donna è tornata alla macchina, ha visto la figlia priva di coscienza, reclinata sul seggiolino e ha capito. Ha dato l’allarme. Ha raccontato ai soccorritori di avere avuto “un vuoto di memoria improvviso“. Ha seguito la corsa disperata in ospedale, prima a quello di Cecina e poi al pediatrico fiorentino Meyer. E’ cominciata una corsa contro il tempo, purtroppo conclusasi oggi nel peggiore dei modi. I genitori, sconvolti, hanno acconsentito a donare gli organi. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

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