Il gruppo Volkswagen pagherà ai suoi clienti americani in possesso delle 500 mila vetture diesel coinvolte nello scandalo delle emissioni truccate indennizzi che vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 7.000 dollari, a seconda dell’età del mezzo e di altri fattori.

E’ quanto affermato nell’accordo che verrà proposto entro il 28 giugno al giudice federale di S. Francisco Charles Breyer, che ha la competenza per la causa intentata nei confronti del colosso tedesco.

La compensazione per gli automobilisti americani, che in media secondo gli esperti sarà di 5.000 dollari, fa parte di un piano più ampio che prevede un investimento da 10 miliardi di dollari, e include per i proprietari la possibilità di rivendere la propria auto a Volkswagen e terminare il lease prima del tempo stabilito. Questo anche perché, a parere degli analisti, la casa tedesca non sarà in grado di riparare tutte le vetture coinvolte.

Nel piano è compresa anche la partecipazione di Volkswagen alla creazione di un fondo che finanzi un programma contro l’inquinamento. Mossa che, secondo i piani alti di Wolfsburg, potrebbe contribuire a riconquistare la fiducia delle istituzioni e quella dei consumatori dopo il dieselgate. Quelli americani quantomeno, vito che per quelli europei ancora non sono state avanzate proposte del genere, al punto che in diversi paesi tra cui l’Italia le associazioni dei consumatori stanno promuovendo class action contro il gruppo tedesco.

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