Per vari e convergenti motivi Eccezionale Veramente ha costituito un esperimento importante per le prospettive di palinsesto e di mercato di La7. La prima ragione è che La7, un canale fortemente caratterizzato dal talk informativo, per restare “generalista” e concorrere sul mercato pubblicitario mainstream, ha comunque la necessità di agire anche su diversi generi. Ma il Canale di Cairo, date le dimensioni del budget e le ristrettezze del mercato pubblicitario in cui la potenza concorrenziale è compressa dai più grandi e dominanti soggetti provenienti dal Duopolio, è tenuto ad agire “di destrezza” anziché “di potenza”.

La destrezza dell’operazione Eccezionale Veramente consiste: 1) nell’aver instaurato un rapporto non occasionale con la factory Colorado, aprendo un altro forno rispetto a quello fornitissimo di Caschetto che gestisce Crozza e molte altre firme della rete; 2) nell’aver adottato un format (tra Zelig e Corrida) dotato di un filo narrativo dei più semplici, quello del concorso a chi è più bravo o meno scarso, che si è prestato a distendersi su un elevato numero di puntate, tanto da entrare, una trasmissione dopo l’altra e un trailer dopo molti altri, nella percezione degli spettatori più usi a sbirciare su La7; 3) è stata adottata una formula produttiva a minimo costo, basata su una, se non sbagliamo, unica fase di registrazione molto compressa nel tempo di tutte le puntate, anziché la formula “live”, che riconvoca di settimana in settimana autori, ospiti e concorrenti.

Il rischio era che i vincoli economici e la necessità, per tirarla abbastanza lunga, di accontentarsi di parecchi numeri comici di minima sostanza, potessero creare il disastro. Sventura evitata perché dopo lo show, e dopo essersi mantenuto a lungo un filo al di sotto del 3%-4% che Formigli soleva raccogliere al giovedì, nella puntata conclusiva ha superato il 5%. In sostanza l’auditel ha sentenziato che sì, la struttura c’è, e che puntando magari a concorrenti mediamente più interessanti, ne potrebbe venire fuori una risorsa stabile per la quota di ascolto di La7. A frugare nei dati si scopre che gran parte della crescita registrata nell’ultima puntata è dovuta al pubblico femminile, giunto a quattro quinti di quello maschile mentre all’inizio arrivava ad appena la metà. Con una distribuzione piuttosto equilibrata fra livelli sociali e ambiti territoriali. Una platea dalle caratteristiche assai diverse rispetto a quella di Crozza (zeppa di laureati e di ventenni concentrati al Nord), ma non così diversa da far apparire Eccezionale Veramente come il figlio di un Dio minore, destinato alla minorità. Vedremo, e qui c’entrerà la concorrenza, se si passeranno il testimone nello stesso palinsesto o se invece uno dei due prenderà armi e bagagli per cercare fortuna altrove.

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