Il mondo FQ

Giulio Regeni, ci mancano solo le scie chimiche

Icona dei commenti Commenti

Hanno provato con la “pista passionale”. Poi hanno giocato la carta del “torbido mondo del vizio”. Quindi è arrivato il turno dei servizi deviati che volevano colpire Al Sisi. Non è mancato neppure il riferimento ad “oscuri complotti” internazionali.

Nelle ultime ore hanno provato con la banda di balordi che lo avrebbero sequestrato e torturato per estorcere un orologio e qualche euro. Ormai all’appello mancano solo l’incidente stradale, una rissa tra studenti italiani, lo scambio di persona e persino il gesto di “folle autolesionismo”; in mancanza di altre ipotesi gli improbabili inquirenti egiziani potrebbero rileggere le infamanti accuse rivolte, a suo tempo, contro Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi e contro chi non si era rassegnato alle bugie e ai depistaggi.

Regeni e la “verità” di Al Sisi che fa comodo a (quasi) tutti

Gli impegni assunti da Al Sisi con il governo italiano, anche e soprattutto in nome del fiume di denaro che collega i due paesi, sono scarsamente credibili.

Quello che è successo a Giulio, continua ad accadere ogni giorno a decine di cittadini egiziani, sequestrati, torturati, uccisi, tra loro molti sono giovani che hanno il solo torto di amare la libertà e di rivendicare diritti. Chi ha ucciso Giulio si è sentito legittimato a farlo, perché lo aveva già fatto e forse ha ripetuto il gesto anche dopo averlo torturato ed ammazzato. Per loro Giulio era ed è solo una delle tante pratiche da archiviare, anzi da occultare.

Per questo non si può cedere e bisogna continuare a chiedere, come stanno facendo Amnesty, Antigone, Articolo 21 e tanti altri, giustizia e verità per Giulio, ma anche per i Giulio egiziani, cadaveri senza nome e senza sepoltura.
Se la lunga teoria delle bugie e dei depistaggi dovesse proseguire sarà sempre più difficile, anche per il governo italiano, conciliare il diritto alla verità e alla dignità con gli interessi commerciali e turistici.

Comunque prima che Al Sisi si appelli alle “scie chimiche”, sarà il caso di invitare l’ambasciatore italiano a cominciare a preparare i bagagli, se non altro in segno di rispetto verso la famiglia di Giulio Regeni che non merita che al tormento della morte sia aggiunto anche l’oltraggio della menzogna di regime.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione