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Medicina alternativa: perché non provare?

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Sono in attesa di sapere dal ministro della Salute se pensa di voler risparmiare dei soldi utili da destinare a cure reali e a ridurre i tagli della sanità. Il ministro Lorenzin che interesse ha a continuare a tenere l’inventore delle molecole Avastin-Lucentis nel Consiglio superiore della sanità? Perchè curarne di meno pagando di più?

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Sono in attesa altresì della risposta di una interrogazione al Ministro Lorenzin depositata il 12 gennaio 2016 sui danni di un prodotto antidiabetico orale, il pioglitazone, ritirato in molti Paesi mentre in Italia ha ottenuto un finanziamento da Aifa per uno studio clinico di cui ancora non si conoscono gli esiti pur se terminato da anni. Sono anche in attesa di sapere il ministero cosa dirà l’anno prossimo sull’utilizzo dei vaccini antinfluenzali che quest’anno hanno avuto un crollo notevole senza avere una mortalità aumentata. In fondo le aziende farmaceutiche non ci vogliono né sani né morti, solo malati.

Allora mi domando, sempre in attesa di chiarimenti solo dalla parte dei cittadini-pazienti, quale male può fare al nostro organismo utilizzare, senza abbandonare i farmaci indispensabili, la medicina alternativa?

Ho avuto nella mia vita, forse anche per il lavoro che svolgo, diverse sindromi influenzali, ma non ho mai fatto un vaccino antinfluenzale. Spesso li ho combattuti anche da questo mio blog. Da circa 2 anni ho deciso di utilizzare tutte le mattine a digiuno un grammo di acido ascorbico in polvere, la vitamina C, acquistabile con pochi euro in farmacia, associato ad un cucchiaino di miele. Certo non posso pubblicare un lavoro scientifico ma da due anni non sono stato colpito da nessuna influenza che mi abbia obbligato a letto, come spesso mi era capitato nel passato.

Un altro metodo che ho deciso di seguire dalla prossima settimana si basa su studi scientifici che non mi prenderò la briga di studiare, lodare o criticare, non avendone le capacità tecniche. Credo che vada fatto non per cercare l’immortalità, che non esiste, ma semplicemente per ridurre i costi sociali di malattie spesso invalidanti.

La storia del dottor Pantellini, simile a quella di Semmelweis, mi ha affascinato. Il dott. Pantellini, come ha spiegato in una intervista,
ha iniziato i suoi studi nel 1947 e li ha proseguiti per 40 anni scoprendo che la combinazione tra l’acido ascorbico e il bicarbonato di potassio, che produce l’ascorbato di potassio un potente antiossidante, non solo trattava efficacemente il cancro ma trovava applicazione anche in alcune malattie degenerative ed autoimmuni. Continuò a tenere conferenze, partecipò a vari congressi di oncologia, pubblicò le sue scoperte su riviste mediche, curò con successo migliaia di persone. Risultato? Alcune denunce da parte dell’ordine dei medici (assolto), problemi a non finire, diffamazioni; ma l’aspetto più grave è che in tutti questi anni, Pantellini non è mai stato preso in considerazione dalla classe medica. Non viene confutato, viene semplicemente ignorato. Chi volete che abbia interesse a prescrivere l’ascorbato di potassio, un prodotto che costa pochi euro, senza effetti collaterali e non brevettabile? Lo vogliamo chiedere al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin? Risponderà?

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