Dal 12 al 15 ottobre tutti i cinema d’Italia staccheranno biglietti a tre euro. È l’iniziativa CinemaDays, che quest’anno arriva in versione ridotta ma ha già l’intenzione di raddoppiare a primavera

Patrocinata da Anec, Associazione Esercenti, Anica, Associazione Distributori e Anem, Associazione Esercenti Multiplex, la presentazione dei 4 giorni di cinema a prezzo ridottissimo ha avuto come testimonial Valerio Mastrandrea, in veste di produttore inaspettatamente in corsa per una candidatura all’Oscar con Non essere cattivo. “Una delle urgenze è riprenderci le sale che non lavorano più. Se non insistiamo sulla straordinarietà del cinema recuperando un rituale che la gente ha perso da 20 anni a causa delle nuove tecnologie metteremo in discussione tutto”. È stato caloroso e sentito il suo intervento tra il gota del sistema cinematografico di sala, culminato con una proposta: “Un vecchio sogno che avevo insieme ad altri era quello di trovare in ogni città una ‘sala franca’: un porto franco dove venissero proiettate solo opere prime e seconde per tutto l’anno”. Un bel seme per il futuro.

Quest’anno la durata di CinemaDays si riduce a 4 giorni, ma il presidente Anica Andrea Occhipinti ha spiegato il motivo principale giocando la carta sorpresa: “Vogliamo che diventi un evento col quale i ragazzi facessero da passaparola venendo tutti insieme al cinema per chi lo frequenta meno. Lo scopo è quello di crearne uno in primavera e uno in autunno, stagioni nelle quali i film sono tanti”. E sulle date primaverili del 2016 l’anticipazione è che i CinemaDays dovrebbero replicare dall’11 al 14 aprile.

Veniamo ai film. La finestra d’ottobre includerà pellicole già in sala uscite fino all’8, mentre il 12 arriverà Milano 2015, doc diretto a più mani tra cui quelle di Silvio Soldini e Walter Veltroni, mentre il 14 sarà il giorno del film profetico contemporaneo a Mafia Capitale, Suburra. E chissà che effetto farà al pubblico proprio mentre Roma si contorce intorno alle dimissioni di Ignazio Marino. Il 15 vedrà invece concentrate numerose altre uscite. Dal raffinato Woman in Gold con Helen Mirren alla commedia con Robert De Niro Lo stagista inaspettato, dalle poetiche animazioni del brasiliano Il bambino che scoprì il mondo al surreale The Lobster con Colin Farrell, passando per l’italiano Leone nel Basilico di Leone Pompucci, la fantavventura di Maze Runner – La fuga e la commedia tedesca Fuck You, Prof! Il 3D resterà escluso dalla riduzione, ma i singoli esercenti potranno decidere autonomamente se e quanto scontare i biglietti muniti di occhialini. L’unica nuova uscita in questo caso è Hotel Transilvania 2, destinato al successo di botteghino a prescindere.

“Uno dei problemi del cinema italiano è uno scarso coordinamento tra le sue componenti e che l’aspetto promozionale e comunicazionale è poco sfruttato. Quest’anno è stato molto difficile organizzare questa Festa”.Ha spiegato il presidente Anec Luigi Cuciniello, che non vorrebbe abbandonare il concetto di Festa del Cinema, anche se vista l’omonima kermesse all’Auditorium di Roma sarebbe più fruttuoso concentrarsi soltanto sulla comunicazione di #CinemaDays. Molti sono stati gli interventi volontari per la promozione dell’evento da parte degli addetti ai lavori, soprattutto dai talent come Mastrandrea e Monica Guerritore, appassionatamente presente anche lei all’Anica per la conferenza.“Dare al pubblico la possibilità d’incontrare gli attori e i registi è un incentivo aggiuntivo ai 3€ del biglietto, in modo da ricreare questo rapporto diretto. Stiamo riportando gente al cinema per toglierla da davanti allo schermo, per stare insieme”. Infatti attori e registi italiani accompagneranno alcune proiezioni in diverse città salutando il pubblico in sala.

L’hashtag coniato per l’occasione è #CinemaDays, e lo scopo è di far tornare al cinema chi ci è venuto meno. E la durata di pochi giorni rispetto a lassi di tempo più ampi nel passato, in una congiuntura tra crisi economica e quella delle sale con l’ondata importante di uscite autunnali spiega piuttosto chiaramente l’esclusione del fine settimana per permettere alle sale di fare incasso. Ma una bella sorpresa e venuta anche dal presidente Anem Carlo Bernaschi: “Le sale The Space prolungano il periodo a 2 settimane e quelle Uci per tutto il mese”. Mentre i costi pubblici dell’operazione dichiarati da Nicola Borrelli, presidente MiBact, Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, ammontano a 200.000 euro.

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